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Cronaca

Alluvione, il convegno di #18undici visto con gli occhi di Maurizio Satta

Alluvione, il convegno di #18undici visto con gli occhi di Maurizio Satta
Alluvione, il convegno di #18undici visto con gli occhi di Maurizio Satta
Olbia.it

Pubblicato il 30 November 2014 alle 17:31

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Olbia, 30 Novembre 2014 - Il ricordo del primo anniversario dell'alluvione del 18 Novembre è ancora fresco in tutti gli olbiesi, ma in particolare nella mente della nostra giovane penna Maurizio Satta. Maurizio Satta, direttore del giornalino scolastico del Liceo Scientifico "Lorenzo Mossa" di Olbia, era presente al convegno organizzato dai colleghi giornalisti di #18undici, ma non si è limitato ad ascoltare e a prendere appunti. Maurizio Satta si è ritrovato al centro della cronaca, sul palco insieme ai giornalisti e ai politici, a fare domande. Ecco il suo racconto di quella giornata così particolare per tutti noi.
Il Liceo Classico "A. GRAMSCI" ha ospitato un convegno molto importante durante la lunga giornata che ha visto la città di Olbia ricordare il tragico evento dell'alluvione. Il convegno ha visto la presenza degli studenti delle medie e delle scuole superiori di secondo grado, oltre ad una delegazione del Liceo Scientifico "L.MOSSA". Nella prima parte i ragazzi delle medie hanno potuto guardare i servizi giornalistici firmati dai tanti giornalisti che partecipano al progetto#18undici. Giornalisti sardi e non, che lavorano per testate regionali e nazionali come, ad esempio, Caterina De Roberto, Nicola Pinna, Anna Piras, Paolo Mastino e così via. Nella seconda parte di questo convegno, invece, hanno fatto la loro comparsa i politici: il presidente della regione Sardegna Francesco Pigliaru, il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, l'assessore ai lavori pubblici della regione Sardegna Paolo Mannichedda e l'assessore alle politiche giovanili della città di Olbia Ivana Russu. I politici hanno spiegato le loro ragioni dopo la visione di un filmato sulle condizioni delle strade e si sono espressi sulle polemiche che ancora oggi serpeggia tra gli alluvionati: i luoghi pubblici si potevano chiudere quel 18 Novembre e sono realmente arrivati i finanziamenti per il "post-alluvione"? Le risposte dei politici, però, non hanno soddisfatto i presenti. Così, anche io ho fatto la mia parte quando mi è stata data l'opportunità di intervenire con delle domande che sono state apprezzate dalle persone presenti nell'aula magna. Ai politici presenti ho chiesto: "Se dovesse ricapitare un fatto simile voi siete pronti a dare l'allerta ho fareste come l'anno scorso?". A questa domanda ho avuto una risposta che non mi ha soddisfatto. Questo perchè il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, mi ha risposto così: "Noi saremo pronti ad affrontare meglio un altro fatto calamitoso simile, se dovesse ricapitare". Sinceramente io ci credo poco. Nel mio secondo intervento invece, mi sono rivolto all'assessore Mannicchedda e gli ho domandato: "visto che voi che ci tutelate avete detto che non potete fare nulla, chi in questi casi deve fare qualcosa noi cittadini?". A questa domanda il mondo politico ha divagato senza darmi una risposta. La giornata del ricordo è proseguita nel pomeriggio con gli eventi dedicati alle scuole scuole di Olbia, su tutte il Liceo Classico e il Liceo Scientifico che hanno organizzato una vera e propria "maratona del ricordo" che è partita dalle ore 15:00 ed è finita alle 21:00 e che ha visto coinvolti molti studenti, ma anche molti personaggi sportivi come i giocatori della Dinamo Basket, della Pallavolo Hermaea Olbia e della squadra di calcio dell'Atletico Olbia. Tutte queste personalità si sono trovate e confrontate alle 16:30 nei pressi della palestra del Liceo scientifico. Un ricordo è stato fatto anche dai bambini delle elementari che hanno fatto volare in cielo dei palloncini bianchi per ricordare tutte le vittime di questa "strage della natura", ma soprattutto Morgana e Francesco: i due bambini uccisi dall'alluvione, due vite spezzate troppo prest. Il 18 novembre è stato il giorno del dibattito coi politici ma anche il giorno del ricordo. Spero da cittadino Olbiese e da comune essere umano che un fatto del genere non capiti mai più. Maurizio Satta