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Cronaca

Olbia. Alberto Ferrigno: il militare dal cuore d'oro alla guida dell'Avis

Olbia. Alberto Ferrigno: il militare dal cuore d'oro alla guida dell'Avis
Olbia. Alberto Ferrigno: il militare dal cuore d'oro alla guida dell'Avis
Angela Galiberti

Pubblicato il 15 March 2017 alle 11:26

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Olbia, 19 Marzo 2017 - Un marinaio dal cuore d'oro, un obiettivo ambizioso e un amore viscerale per la città che lo ha adottato. Alberto Ferrigno, eletto da pochissimi giorni come nuovo presidente dell'Avis Olbia, è uno dei tanti Campioni della Solidarietà che fanno grande la Città di Olbia. A soli 45 anni si trova a guidare una delle associazioni più longeve e importanti del territorio, dopo la lunga e feconda presidenza di Agostino Chiaffitella: un traguardo importante, ma anche una grande responsabilità.

Sottufficiale della Marina Militare Italiana, Alberto Ferrigno è entrato nell'Avis nel 2008: "Ho fatto la mia prima donazione gennaio 2005. In effetti ho iniziato un po' tardi, ma come puoi vedere ho recuperato strada facendo. Ad oggi sono arrivato alla mia 86ª donazione", dice Alberto con orgoglio. Dietro il suo ingresso nell'Avis vi è la storia della sua famiglia e quella di sua figlia che in quel periodo, a causa di una malattia, aveva necessità di sangue. "In quel periodo feci una promessa: quella di cercare donatori affinché Olbia, che è la mia città adottiva, diventasse autosufficiente a questo raro oro rosso - continua il presidente dell'Avis Olbia -. In questi anni la mia vita è cambiata notevolmente mi accorgo giorno dopo giorno che sono circondato da persone ricche di sentimento e voglia di aiutare gli altri. Il 12 febbraio sono diventato timoniere di questa grande famiglia, "Avis Olbia", e da bravo marinaio vorrei condurre questa barca nella valle della serenità, della tranquillità, tutti dobbiamo remare nello stesso verso".

Gli obiettivi di Alberto Ferrigno per la sua Avis sono ambiziosi: non solo sangue e donazioni, ma anche salute, sport ed educazione. Per questo tipo di lavoro ci vogliono costanza e determinazione, soprattutto per buttare giù quel muro invisibile di diffidenza che spesso separa i cittadini dalle iniziative solidali delle associazioni. Se dal punto di vista sanitario (cioè il numero delle sacche) Olbia è abbastanza in linea, sul resto bisogna ancora lavorare tanto. "Qualcuno è ancora convinto che nel momento in cui ci fosse bisogno di sangue basterebbe andare in farmacia per comprarne qualche sacca, ma la realtà è tutt'altra - sottolinea Alberto -. Siamo riusciti a portare la nostra immagine e il nostro suono al di là del mondo con un click o tramite WhatsApp, Facebook, Instagram, YouTube e chi ne ha più ne metta. Siamo riusciti a creare ed inventare le cose più strane e più belle di questo mondo. Però, ad oggi nel 2017, non siamo ancora riusciti a creare il sangue perché questo oro rosso non si fabbrica, ma si dona".

Per questo donare il sangue è fondamentale: è un atto di civiltà, di amore, di solidarietà. "Per noi si può fare molto - specifica Albero -: servono più informazione e più educazione".

Con la nuova presidenza, l'Avis Olbia non cambia rotta, ma accelera il suo cammino verso i suoi obiettivi più ambiziosi. "Il nostro nuovo motto è "Una goccia per la vita". A noi serve la continuità e non la quantità: bisogna essere costanti - conclude Ferrigno -. Avis Olbia è sempre più giovane e sta crescendo: siamo circondati da più di 20 giovani i quali sono pronti a dialogare con i loro coetanei per ampliare la nostra famiglia di volontari". Insomma, l'appello è chiaro: l'Avis Olbia ha le porte aperte.