Arzachena - Reti mezze collassate, attrezzi da lavoro lasciati un po' di qua e un po' di là. Nel mezzo una scuola lasciata drammaticamente a sè stessa, senza che gli agognati lavori siano finalmente portati a compimento. A lanciare l'allarme è Fabiola Martini, dirigente scolastico dell'Ipseoa Arzachena/Budoni. La dottoressa Martini è stata costretta a prendere "carta e penna" e a scrivere una lettera direttamente alla Regione Sardegna. "Da qualche mese - si legge nella missiva indirizzata alla Provincia di Olbia-Tempio e alla Regione Sardegna - i lavori sono stati nuovamente interrotti e non si ha nessuna notizia su quando e se riprenderanno e quando e se verranno completati". Il grido di dolore della dottoressa Martini, seppur soffocato, arriva direttamente al cuore. I lavori non completati, infatti, non rappresentano un problema "estetico", ma un problema drammaticamente concreto per la dirigenza e per gli stessi studenti. Il cantiere in questione ha il compito di ripristinare i laboratori, i quali sono fondamentali in una scuola come l'Alberghiero. L'esercitazione pratica è parte essenziale dei curricula scolastici degli studenti. "Il rischio è che non si possano accogliere nuove iscrizioni alle classi prime - sottolinea la dottoressa Martini - con conseguente perdita di allievi, di classi, di posti di lavoro e, paradossale in un momento come questo, di avallare il lento spegnimento di una realtà in espansione". L'Ipseoa di Arzachena, essendo una scuola superiore, è di competenza provinciale. A questo punto la palla passa al Commissario Francesco Pirari, arrivato solo ieri ad Olbia.
