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Alan Kurdi a Olbia, parla Psd'Az: "bene persone salvate, contestiamo Governo nazionale"

Alan Kurdi a Olbia, parla Psd'Az:
Alan Kurdi a Olbia, parla Psd'Az:
Olbia.it

Pubblicato il 26 September 2020 alle 11:51

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Olbia, 26 settembre 2020 - Si continua a parlare della Alan Kurdi: la piccola nave dell'associazione tedesca Sea Eye che ieri è arrivata a Olbia ed è attraccata al molo Cocciani. Sul caso, che sta infiammando la Città di Olbia (anche in senso buono: sono tantissime le persone che privatamente si stanno muovendo per dare una mano ai migranti accolti nella caserma dei vigili del fuoco), interviene il Partito Sardo d'Azione sezione Gallura che da una parte si smarca dai toni sopra le righe emersi nella giornata di ieri e dall'altra ribadisce la sua critica al Governo Conte. A parlare è il segretario Gianni Sarti Mocci.

"In merito alle note vicende della nave Alan Kurdi di proprietà della Ong Tedesca Sea-eye, i Sardisti di Gallura, mai razzisti, da sempre aperti al nuovo e all’inclusione di tutti coloro che vengono in pace nel nostro territorio, fieri e orgogliosi di essere riconosciuti come il popolo dell’accoglienza e dell’ospitalità, sono lieti che decine di famiglie di migranti e moltissimi minori siano state salvate, le perturbazioni che stanno per attraversare la nostra isola non permettevano di restare altro tempo in balia dei marosi, poi che sia stato scelto il porto di Olbia questo è un altro discorso. Per cui benissimo che delle vite umane siano state salvate, ne siamo felici, ancor più se parliamo di famiglie e minori, i bambini , da sempre, in Sardegna sono considerati sacri", scrive Gianni Sarti Mocci.

Poi, la critica al Governo. "Detto questo esprimiamo il più profondo sdegno per come è stata trattata la vicenda sia a livello europeo che nazionale. Tralasciamo tutto quello che sappiamo sulla penosa vicenda dei migranti, dei mercanti di uomini e di chi lucra, vergognosamente sulla loro pelle, fingendo buonismo e pietas umana quando in realtà sono solo degli sporchi affaristi senza scrupoli. Noi contestiamo aspramente il governo nazionale, da tempo è diventato lo zimbello d’Europa, prono a ogni decisione che arriva dagli altri stati europei, bravi a parlare di accoglienza ma ancor più bravi a chiudere i loro porti. Lo stato Italiano ha fatto orecchie da mercante di fronte alle richieste del nostro Governatore, nulla di quanto era nelle intenzioni dei nostri politici è stato preso in considerazione", spiega Sarti Mocci.

Il Psd'Az poi parla della situazione olbiese. "La situazione è resa ancor più pesante dal fatto che in Olbia non ci sono vigili urbani perché tutti in quarantena, viviamo una situazione Covid abbastanza pesante di nostro, decine e decine di persone in attesa di fare un tampone che non c’è, dipendenti che non possono riprendere il lavoro per la mancanza di tampone, le scuole, che non sappiamo bene quali e quando apriranno, sempre per lo stesso motivo e in questo contesto nessuno si degna nemmeno di ascoltare il parere dei sardi, per noi i tamponi non ci sono e le persone possono pure morire in casa o in ospedale, ma basta che arrivi qualcuno da fuori e in un attimo si trovano".

E ancora: "Ebbene questo atteggiamento non è più tollerabile, non provino a far diventare la nostra terra una nuova Lampedusa ( con tutto il rispetto per la bellissima isola siciliana), un posto dove poter far approdare tutti coloro che vengono respinti dai porti delle altre nazioni europee. In questa storia degli sbarchi di clandestini, così come ricorda il nostro Governatore Chrstian Solinas, abbiamo già dato, con decine di sbarchi nel sud dell’isola di persone che scappano da nulla e che dovrebbero essere immediatamente rimpatriate. Troppi schiaffi abbiamo preso nella storia: i peggiori mafiosi dove li mandiamo ? In Sardegna. C’è necessità di avere un porto sicuro per i sommergibili nucleari americani, dove li mettiamo? In Sardegna. Dobbiamo costruire il poligono militare più grande d’Europa dove poter far esplodere di tutto e di più dove lo facciamo ? In Sardegna.Nulla verrà più tollerato, quando si entra in casa nostra si bussa, si chiede permesso e si aspetta. Oltre Tirreno devono finire di prenderci per la discarica d’Europa, questo non ve lo permetteremo, mai, prima con una dura opposizione Gandhiana e infine con ogni mezzo lecito. Noi amiamo le persone di ogni nazionalità e di ogni colore della pelle, ma non ci stiamo a far diventare la Sardegna il nuovo campo profughi d’Europa.