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Pubblicato il 14 February 2020 alle 14:12
Olbia, 14 febbraio 2020 - Più che un fulmine a ciel sereno, un vero uragano: potente, devastante, che tramortisce. La liquidazione di Air Italy va avanti: a dirlo sono i liquidatori che questa mattina hanno avuto un primo confronto con i dipendenti basati a Malpensa e Olbia.
Una nota ufficiale lo conferma: "Questa mattina si è svolto un primo confronto, in conferenza telefonica, tra i liquidatori incaricati e i dipendenti di Air Italy, basati a Malpensa e a Olbia".
"I liquidatori - si legge nel breve comunicato stampa - hanno illustrato ai dipendenti la possibile evoluzione della procedura di liquidazione, confermando l’intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa".
"Verranno prese in considerazione tutte le possibilità di cessione di rami d’azienda, che comprendano il possibile mantenimento di tutti o di parte dei posti di lavoro", conclude Air Italy.
Dunque, allo stato attuale delle cose, si profilerebbero 1200 licenziamenti. Il che ha sconvolto i lavoratori e messo in allarme (più di quanto già non fossero) i sindacati.
Difatti, con una procedura di liquidazione non c'è cassa integrazione: solo la disoccupazione che, come sanno tantissimi lavoratori stagionali, non è un gran che.
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