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Air Italy: "cosa succederà dopo l'estate?"

Air Italy:
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Olbia.it

Pubblicato il 03 August 2019 alle 12:09

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Olbia, 03 agosto 2019 - La politica torna a interessarsi alla continuità territoriale e in particolare al destino di Air Italy e dei suoi lavoratori.

A riportare al centro delle cronache questo tema è il consigliere regiornale olbiese Roberto Li Gioi (M5S), intervenuto in Commissione regionale Trasporti in qualità di vicepresidente.

“Cosa accadrà quando, tra un mese esatto, cesserà l’accordo temporaneo tra Air Italy e Alitalia? Cosa accadrà da settembre quando il parco aerei di Air Italy verrà ridotto? All’orizzonte si intravede un grande punto interrogativo. Lo scenario non è per niente roseo", afferma il consigliere Li Gioi.

"Ho apprezzato la soluzione approntata dal Presidente Solinas per far fronte all’emergenza ma dobbiamo ricordarci che si è trattato di una soluzione temporanea e che i posti di lavoro dei circa 600 dipendenti della compagnia aerea, ora dopo ora, sono sempre più in bilico. Non abbiamo garanzie per scongiurare l’ennesimo tentativo da parte di Air Italy di abbandonare la base di Olbia", sostiene l'esponente della minoranza.

Secondo Li Gioi, infatti, la compagnia aerea non avrebbe dimostrato la volontà di investire sulla base olbiese.

"Le condizioni attuali non fanno ben sperare: in primo luogo perché attualmente Air Italy dispone soltanto di cinque vettori di corto raggio che coprono le tratte su Roma e Milano, e dal primo settembre da cinque diventeranno tre; poiché due di questi dovranno essere restituiti alla compagnia bulgara dalla quale erano stati affittati. Questo già dimostra lo scarso interesse della compagnia nell’investire sulla base sarda", sostiene il consigliere del Movimento 5 Stelle.

Anche sulla manutenzione degli aeromobili, secondo Li Gioi, si addenserebbero nubi sucre.

"Non solo: anche per quanto riguarda la manutenzione, sappiamo che Air Italy ha già contattato l’Ati Tech di Napoli per effettuare il check previsto sui due vettori da restituire. In sostanza, i tecnici di Air Italy sono già stati esclusi da questo lavoro e in programma non c’è nessun’altra commessa. Occorre muoversi per tempo, e pensare già da oggi a come dovrà essere strutturato il nuovo bando di continuità territoriale”, continua il consigliere pentastellato

Li Gioi ha chiesto che la Giunta inizi a pensare fin da oggi al nuovo bando di continuità territoriale e proposto l’inserimento di una clausola particolare: “eventualmente – ha proposto Li Gioi - potrebbe essere inserita una clausola di favore, che dia un vantaggio alla compagnia con sede legale o amministrativa nell’Isola".

Sono ancora tanti gli aspetti allarmanti che non possono essere trascurati: “All’aeroporto di Olbia – continua Li Gioi - ci sono due hangar, uno di questi continua ad essere affittato al magnate Usmanov, mentre l’altro, secondo il MOE (Manuale aziendale dell’impresa di manutenzione), non risulta idoneo ad essere adibito alla manutenzione di aeromobili".

"In programma non c’è nessun lavoro di adeguamento da parte dell’azienda, l’hangar è addirittura ridotto a un immondezzaio. Inoltre – ricorda Li Gioi– lo scorso febbraio Mark Boraman, il responsabile del settore maintenance di Air Italy, aveva garantito che sarebbero stati destinati 300mila euro per la risistemazione dell’hangar uno, ma questi soldi non sono mai arrivati”.

Secondo Li Gioi anche la chiusura dell'Aeroporto Costa Smeralda per i lavori di allungamento della pista - previsti da tempo immemore, tra l'altro - potrebbero essere un pretesto "negativo" per l'azienda.

“Il quadro sopra descritto – sottolinea il consigliere dei Cinquestelle - conferma che a tutt’oggi non esiste uno straccio di piano industriale. La situazione resta allarmante non solo per i circa 600 lavoratori interessati ma anche per i pesantissimi risvolti che un eventuale abbandono di Air Italy avrebbe sul tessuto economico sociale di Obia e dell’intera Gallura”.