Aggius, 21 giugno 2020 - Il territorio di Aggius dalla metà del Cinquecento in pieno periodo spagnolo, alla metà dell'Ottocento, è stato l’epicentro del banditismo gallurese. L'impervio e vastissimo territorio gallurese fu teatro per secoli di efferati omicidi, agguati e furti di bestiame. Lungo i litorali delle “Cussorge” più lontane orde di impuniti contrabbandieri e di abigeatari avevano il dominio del territorio, tanto che nel 1726 un rapporto delle autorità locali attribuisce ad Aggius il ruolo di paese leader nel traffico clandestino di cereali. La figura del bandito nella visione popolare molto spesso veniva associata a colui che cadeva in disgrazia per motivi d’onore, e quindi meritevole di rispetto e protezione. Questo è stato il motivo che ha dato vita al museo dedicato al banditismo senza correre il rischio di andare a mitizzare la figura del fuorilegge esaltandone le gesta. Semmai l’obiettivo dell'esposizione museale vuole essere esattamente il contrario: promuovere la diffusione dei valori positivi per lo sviluppo di una mentalità che veda la legalità e la moralità pubblica, rispettata ad ogni livello. Il museo è stato allestito non a caso nel palazzo della vecchia Pretura, sito nella zona più antica del paese. Da notare poi che proprio nei vicoli attigui a questo edificio, più di un secolo fa, furono commessi numerosi omicidi. Il percorso espositivo del museo aggese, ha una durata di circa 30 minuti e si sviluppa in quattro sale che raccolgono una nutrita documentazione e una grande varietà di oggetti di grande interesse storico. Ritroviamo anche una teca tutta dedicata al bandito aggese Sebastiano Tansu, il Muto di Gallura, figura che ispirò l’omonimo romanzo di Enrico Costa. L' Associazione culturale "Museo di Aggius Onlus" si occupa della gestione della struttura museale, rispondendo ai recapiti 079621029 / 3494533208, email
[email protected] Una gita culturale ad Aggius ci farà compiere un salto temporale nel passato ai tempi dei banditi. Una lezione che dovrebbe insegnare a tutti il massimo rispetto per la vita e la proprietà altrui. Ancora una volta la storia induce alla riflessione, e insegna.
