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Pubblicato il 15 September 2015 alle 09:39
Olbia, 15 Settembre 2015 - L'assessore regionale agli Enti Locali, Cristiano Erriu, ha presentato il nuovo disegno di legge sul riordino degli enti locali intermedi: oggi la Giunta Pigliaru ne discuterà, poi la palla passerà al Consiglio Regionale.
Per Olbia e per tutta la sua ex Provincia è la fine di un'epoca: addio, infatti, autonomia. Olbia, dopo decenni di lotte culminate nel 2003, torna (di nuovo) sotto la Provincia di Sassari. Il governo regionale, su questo argomento, non ha brillato per originalità nè per coraggio: si torna, infatti, alla situazione ex ante con le vecchie province storiche riesumate dall'oltretomba e con Cagliari che, come sempre, fa la parte della padrona incontrastata del reame con la sua (unica in tutta l'Isola) città metropolitana.
Uno schiaffo, l'ennesimo, al nord est Sardegna che ha - anzi, avrebbe - tutto il diritto a una sua autonomia specifica.
Nel dettaglio, si torna davvero al passato. San Teodoro e Budoni ritornano sotto Nuoro: i 24 comuni superstiti, invece, tornano alla Sassari matrigna. A meno che non si arrivi ad un compromesso storico con le "città metropolitane di secondo livello" per evitare guerre di campanile al Nord.
Sotto le Province storiche "riesumate", secondo la proposta di Erriu, vi saranno una trentina di Unioni di Comuni che terranno conto delle regioni storiche sarde. Sul fronte elettivo, presidenti e giunte verranno eletti dai sindaci del territorio e saranno a costo zero.
In ogni caso, non è detto che la proposta Erriu vada avanti così com'è: oggi se ne discuterà in giunta regionale e in una riunione allargata alla maggioranza.
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