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Cronaca

Acqua non potabile: la Procura di Tempio si è mossa

Acqua non potabile: la Procura di Tempio si è mossa
Acqua non potabile: la Procura di Tempio si è mossa
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 January 2016 alle 13:37

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Olbia, 07 Gennaio 2015 - L'acqua non potabile è rientrata preopotentemente nelle case degli olbiesi e il sindaco di Olbia ha annunciato, in una lettera, di voler coinvolgere la Procura di Tempio di Pausania dopo una verifica all'impianto di potabilizzazione dell'Agnata, nel comune di Arzachena. Impianto che, giova ricordarlo, rifornisce i comuni costieri galluresi. Ebbene, secondo alcune indiscrezioni, la Procura di Tempio Pausania, guidata sal procuratore Domenico Fiordalisi, si sarebbe già mossa nelle scorse settimane. L'impianto dell'Agnata avrebbe ricevuto una visita dai Carabinieri, i quali avrebbero fatto un'ispezione. Inoltre, un tecnico Abbanoa sarebbe stato ascoltato in qualità di persona informata dei fatti. Al momento, non sarebbero coinvolti (né sarebbero stati sentiti) i responsabili d'area e non ci sarebbero iscritti nel registro degli indagati. Se le indiscrezioni venissero confermate, significherebbe che la Procura ha deciso di porre sotto la lente di ingrandimento i problemi che sta vivendo il potabilizzatore dell'Agnata. Proprio sulla qualità dell'acqua, la Procura di Tempio ha ricevuto diversi esposti firmati a partire da Novembre 2015.

Per quanto riguarda le condizioni del potabilizzatore dell'Agnata, il più importante della Sardegna, secondo una fonte autorevole non sarebbe stato sottoposto a nessuna manutenzione straordinaria: sarebbero stati puliti, infatti, solo i due chiariflocculatori funzionanti dai fanghi che si depositano durante il processo di potabilizzatore. Queste manutenzioni sarebbero da considerarsi di natura ordinaria e dovrebbero essere fatte all'inizio o alla fine di ogni estate.