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Cronaca

Acqua non potabile, situazione critica: dighe sempre più a secco

Acqua non potabile, situazione critica: dighe sempre più a secco
Acqua non potabile, situazione critica: dighe sempre più a secco
Olbia.it

Pubblicato il 04 November 2015 alle 13:08

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Presentato esposto contro Abbanoa alla Procura di Tempio Pausania

Olbia, 04 Novembre 2015 - Le previsioni meteo non preannunciano nulla di buono, almeno per quel che riguarda i bacini idrici della Sardegna. Il meteo, infatti, prevede la cosiddetta "Estate di San Martino": caldo e sole fino a metà Novembre. Il che vuol dire che le dighe dovranno ancora fare affidamento sui residui di acqua presenti nei bacini. Residui che, nel Nord Est Sardegna sono ai minimi storici.

La Diga del Liscia, che rifornisce quasi tutta la Gallura, è piena solo per il 34% della sua capienza; La diga di Posada è piena per il 18% della capienza totale. Gallura e Baronia sono letteralmente a secco. Questa scarsissima dote d'acqua sta mettendo in difficoltà Abbanoa, che non riesce a potabilizzare in maniera ottimale la risorsa idrica. Il risultato è nei rubinetti di tutti noi: acqua gialla, ricca di manganese e non potabile. Una situazione drammatica che potrebbe portare molto presto al razionamento dell'acqua se non pioverà tanto da riempire gli invasi. A questo bisogna aggiungere la mancanza cronica di infrastrutture o il mancato collegamento di queste al sistema idrico.

In Gallura, intanto, monta la protesta. Alla Procura della Repubblica di Tempio Pausania è stato presentato un esposto contro tutti coloro che possono essere coinvolti nel disastro dell'acqua gialla. A presentarlo per primo è stato l'avvocato golfarancino Andrea Viola. Nell'esposto viene stilata la cronistoria dell'acqua non potabile nel paese di Golfo Aranci e si chiede di indagare sui motivi di tali disservizi.

E' tutto pronto, invece, per la manifestazione organizzata da L'Altra Olbia in Piazza Mercato per questo sabato dove i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori spiegheranno ai cittadini come tutelarsi nei confronti di Abbanoa.