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Cronaca

Abbanoa e Smat: accordo per migliorare la potabilizzazione

Abbanoa e Smat: accordo per migliorare la potabilizzazione
Abbanoa e Smat: accordo per migliorare la potabilizzazione
Olbia.it

Pubblicato il 08 February 2016 alle 16:34

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Olbia, 08 Febbraio 2016 - Abbanoa, ente gestore unico delle acque in Sardegna, rende noto di aver avviatola collaborazione con Smat Torino, seconda società in Italia per valore di produzione nel campo dei servizi idrici integrati. Lo scopo della collaborazione è quello di efficientare i potabilizzatori della Sardegna. L'accordo quadro per lo scambio di buone pratiche gestionali e attività di supporto tecnico e tecnologico è stato firmato giovedì scorso: si partirà infatti con una verifica a 360 gradi sugli impianti del Nord Sardegna, a partire da quello dell’Agnata, alimentato dall’invaso del Liscia e al servizio di Olbia e dei Comuni della bassa Gallura.

Salto tecnologico. Nello specifico, Abbanoa avvalendosi della collaborazione di Smat ha avviato un check up completo che toccherà nove impianti nel Nord dell’Isola (per estendere poi l’attività a tutti i potabilizzatori della Sardegna). Saranno all’opera diversi team dedicati, con il compito di verificare la gestione con riferimento alla conduzione, manutenzione, infrastrutture ed efficienza energetica. Obiettivo finale: intraprendere tutte le azioni necessarie per efficientare gli impianti.Giovedì gli esperti piemontesi hanno visitato il potabilizzatore dell’Agnata accompagnati dall’Amministratore Unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, e dal Direttore Generale, Sandro Murtas.

Potabilizzatori: Abbanoa li gestisce in proprio dal 2010. Sono 45 gli impianti attualmente in esercizio (11 al Nord Sardegna; 18 al centro di cui 3 stagionali; 16 nella macro area Sud), un vero sistema di produzione industriale che garantisce la potabilizzazione e distribuzione delle acque potabili in una regione la cui risorsa proviene per l'85% da laghi artificiali. Abbanoa gestisce in proprio i potabilizzatori della Sardegna solo dal 2010: l’impianto dell’Agnata, per esempio, è stato il penultimo (maggio 2010) a passare sotto la gestione di Abbanoa. Dopo l’Agnata, il cerchio si è chiuso con l’impianto di Simbirizzi, al servizio di tutto il cagliaritano.

L’impegno di Abbanoa. Aumenti generalizzati dei consumi (con presenze nelle località turistiche si intensifica l'attività di potabilizzazione di Abbanoa) , antropizzazione del territorio e condizioni climatiche in continuo mutamento hanno richiesto modifiche tecnico-gestionali negli impianti di potabilizzazione e oggi pongono Abbanoa davanti alla sfida del potenziamento e dell’ammodernamento in vista del salto tecnologico. Impiegare nuove tecnologie di trattamento e adottare tecniche di gestione degli impianti che ottimizzino il funzionamento è quindi la strada maestra.

La produzione dell'acqua potabile è ottenuta dal trattamento nella quasi totalità di acque superficiali, pertanto risente di diversi fattori legati anche alle oscillazioni della richiesta nell'arco dell'anno e alle variazioni climatiche. La Sardegna non ha risorse proprie e deve potabilizzare l'85 per cento dell'acqua immessa in rete, con costi altissimi, resi ancora più gravosi dal livello di dispersione. Per fronteggiare questa situazione Abbanoa sta anche portando avanti un'azione di adeguamento degli impianti esistenti.

La provenienza delle acque in Sardegna. Le acque di superficie accumulate negli invasi distribuiti nel territorio nel 2014 hanno garantito una produzione di risorsa idrica pari a circa 252 milioni di mc. Esiste un minimo prelievo di acque sotterranee che, con esclusione di alcuni sistemi sorgentizi di origine carsica e di alcuni campi pozzi, sono costituiti da oltre un centinaio di piccole sorgenti e pozzi: il prelievo annuo da questo tipo di acque non supera però i 50 milioni di metri cubi e la loro capacità di produzione è legata agli andamenti climatici.