Friday, 19 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Il Tribunale di Tempio dà ragione ad Abbanoa

Il Tribunale di Tempio dà ragione ad Abbanoa
Il Tribunale di Tempio dà ragione ad Abbanoa
Olbia.it

Pubblicato il 25 March 2016 alle 16:49

condividi articolo:

Olbia, 25 Marzo 2016 -Abbanoa ha uno stato patrimoniale attivo in crescita che supera il miliardo di euro e debiti in netta diminuzione: sono i dati incontrovertibili che sconfessano il pericolo di insolvenza sollevato dal Consorzio dei Comuni dell’Alta Gallura relativamente al contenzioso sulla quantificazione dei canoni di depurazione per i reflui trattati dall’impianto del Consorzio. Per questo motivo il Tribunale di Tempio Pausania ha annullato nei giorni scorsi il pignoramento di due milioni e mezzo di euro e ha condannato il Consorzio al pagamento di oltre ottomila euro di spesa legali.Reclamo accolto. I giudici hanno quindi accolto il reclamo presentato dal Gestore unico del servizio idrico integrato, assistito dall’avvocato Giuseppe Macciotta, relativo all’annullamento di un’ordinanza dello scorso agosto con il quale il giudice monocratico aveva accordato il sequestro dei fondi dai conti dell’Azienda. Un atto che era stato immediatamente contestato perché del tutto infondato e superficiale anche se si trattava di un’azione preventiva, in attesa di una pronuncia di merito che Abbanoa è sicura di vincere.Azienda sana. Il pignoramento si basava sul “periculum” che Abbanoa non fosse eventualmente in grado di pagare l’importo in caso di condanna. Questione ampiamente sconfessata dal conto economico, lo stato patrimoniale e la situazione finanziaria che dimostrano il risanamento della Società e il venir meno di qualsiasi difficoltà di natura economico-finanziaria. Lo riconosce lo stesso Tribunale di Tempio “Dall’analisi dei bilanci della società Abbanoa”, si legge nell’ordinanza che accoglie il reclamo dell’Azienda, “ emerge una crescita dello stato patrimoniale attivo rapportando i dati relativi ai bilanci degli anni 2012, 2013 e 2014. Ed infatti lo stato patrimoniale attivo al 31 dicembre 2012 era pari a € 917.478328; al 31 dicembre 2013 era parti a € 922.733.052 mentre al 31 dicembre ammontava a € 1.016.771.160, come si evince dall’ultimo bilancio”.Pagamenti effettuati. Nel merito della vicenda, Abbanoa ha dimostrato di non essersi mai opposta al rimborso della quota di tariffa depurativa, tanto è vero che sono stati effettuati gli adeguati versamenti: 950 mila euro. Come prevede il Testo Unico sull’Ambiente, l’Unione dei Comuni ha diritto esclusivamente a ottenere quanto fatturato e riscosso dai clienti dei centri interessati: è cosa ben diversa da quanto arbitrariamente preteso dall’Unione dei Comuni che, tra l’altro, equivale a sostenere come la loro gestione costi ai cittadini più del doppio di quanto dovrebbe