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18/11, inzia la commemorazione. Domenica, al Museo, proiezione di "Noi non molliamo"

18/11, inzia la commemorazione. Domenica, al Museo, proiezione di
18/11, inzia la commemorazione. Domenica, al Museo, proiezione di
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 November 2014 alle 11:34

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Olbia, 14 Novembre 2014 - Sarà una settimana intensa per la Città di Olbia. Martedì prossimo è il 18 Novembre: un anno dall'alluvione, un anno da quei tragici momenti che hanno cambiato il modo di sentire l'acqua di una buona parte dei sardi. Olbia si sta preparando a una grande commemorazione collettiva: a tratti intima, a tratti pubblica, ma sempre sentita e piena di emozioni. Tutto inizierà domenica 16 Novembre, alle ore 18:30, nella sala conferenze del Museo Archeologico. Qui verrà proiettato il docufilm "Noi non molliamo", di Pietro Mereu. Il documentario racconta, attraverso le voci degli alluvionati e dei volontari, l'alluvione del 18/11 dal punto di vista della Gallura. I microfoni e gli occhi elettronici, guidati con garbo da Mereu, hanno scavato nel fango tra Olbia e Arzachena, incontrando chi ha perso tutto e chi ha provato a dare una mano alle migliaia di persone danneggiate dall'onda di piena generata dal ciclone Cleopatra. E' un racconto corale che mette al centro non tanto la distruzione, bensì la voglia di rinascita. "Il film racconta l'alluvione attraverso delle interviste - ha dichiarato Ivana Russu, assessore alla Sicurezza -. Mostra degli esempi di persone che lottano per ricostruire. Racconta la forza degli olbiesi e degli arzachenesi. Il messaggio è che non bisogna mai darsi per vinti". Il film è inserito negli eventi che commemorano il 18/11 ed è uno spunto per ricordare quei momenti, ma anche per andare oltre verso la rinascita. Questo non è comunque l'unico evento promosso dall'Assessorato alla Sicurezza. Il 18 Novembre 2014, la Protezione Civile olbiese si recherà nel Comprensorio di via Vicenza, nelle cui aule sono ospitati i bambini di Maria Rocca: la scuola inondata da un canale tombato scoppiato a causa della piena. "Se vogliamo rinascere - ha sottolineato Ivana Russu -, se vogliamo rimetterci in piedi dobbiamo ripartire dalla prevenzione". Una lezione, questa, che Olbia ha pagato a caro prezzo.