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Cronaca

"Viaggiatore orientale", inaugurata l'undicesima mostra all'Aeroporto Costa Smeralda

Juli Piscedda

Pubblicato il 04 May 2011 alle 18:49

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“Viaggiatore orientale”, questo è il nome dell’undicesima mostra, inaugurata questa mattina nello spazio espositivo dell’Art-Port Corner, all’ Aeroporto Costa Smeralda. L’artista sardo, Lino Pes, si avvicina fin da giovanissimo al mondo dell’arte iniziando dapprima a curare alcuni settori dell’artigianato isolano. In questa mostra raccoglie la sua produzione recente, definita dall’artista stesso“astrazione improntale”, in cui l’autore reinterpreta il proprio mondo poetico tramite sofisticate tecniche pittoriche e si avvale della sovrapposizione di segni multiformi su materie e superfici diverse. La narrazione, incentrata su grafemi ancestrali, affoga nel colore saturo le tracce culturali di un mitico “viaggiatore orientale”. La parete del self-service Kara Food accoglie questo mese una selezione di sei opere pittoriche di forte impatto visivo che segue la mostra fotografica di Giampaolo Catogno sui riti della Settimana Santa. I dipinti dell’ultimo periodo di questo artista sono la traccia di una ricerca di simbologie lontane. Da questo percorso nascono tele a più strati che Pes compone in più fasi aggiungendo di volta in volta un elemento nuovo e creando una visione che riporta a orizzonti, a mete, a destinazioni. Uno spazio ben definito ma non determinabile. È l’autore a indirizzare il messaggio con una scritta impressa sulla tela. La tecnica utilizzata è molto rudimentale: in principio viene realizzata con pennellate di colore su una composizione circolare o ad andamento orizzontale di stecchi levigati dal tempo e dall’acqua marina. Questi vengono poi rimossi dalla tela, lasciando in questo modo una traccia leggera del loro passaggio. Pes ha poi realizzato con cartone o metallo dei caratteri mobili e, ispirandosi alla tecnica di Gutenberg, imprime il negativo della scritta sulla tela, con un risultato ancora più preciso. Da questa sperimentazione di materia e grafemi l’artista, con un passato da progettista e decoratore professionista, si avvicina sempre di più al concettuale e alla Narrative Art. Il punto di partenza della sua riflessione è prevalentemente la natura. La comunicazione è immediata e senza fare fatica ci si ritrova dentro i suoi ambienti naturali con sensazioni ed emozioni vere come solo opera e natura sanno offrire all’uomo. Un mondo poetico rievocato nella sua forza naturale dai colori saturi sulla tela o sul legno, essenziali e mai confusi. In equilibrio e con una capacità di esprimere esattamente quel significato, senza errori, senza equivoci, in modo diretto e anche magico. Il “viaggiatore orientale” è la mostra che la Geasar propone come omaggio a tutte quelle persone che attraversano la terra, passando dal cielo e con la fluidità e le culture si mischiano diventando sempre di più un unico soggetto.