Olbia, 25 Luglio 2014 - Una milonga tenuta maniacalmente in ordine da un cameriere-ballerino, una luna che, dall'esterno, illumina fiocamente la scena e una donna - vera e tesa come una corda di violino - che accetta una sfida e, alla fine, si innamora del suo maestro. Alle 22 precise, l'anfiteatro Mario Ceroli di Porto Rotondo, si trasformerà in una milonga e ospiterà una delle più grandi ballerine viventi: Luciana Savignano. Luciana Savignano si è fatta intervistare via telefono ieri mattina, nel Politecnico Argonauti di via Garibaldi, grazie a Mavi Careddu - direttrice artistica della Vetrina Coreografica di Danza - e Susanna Beltrami - grande amica di Luciana, ma soprattutto regista e coreografa di Tango di Luna.
"Questa è la storia di una donna curiosa che ha voglia di imparare e di lanciarsi in una sfida -ha detto
Luciana Savignano -.
E' una donna speciale perché io e Susanna siamo due donne speciali. La protagoista affronta la vita come l'affronto io, con una grande curiosità". Tango di Luna è uno spettacolo che va avanti da tantissimi anni. Come altre opere di Susanna Beltrami, anche Tango di Luna è cucito addosso alla splendida Luciana Savignano: una danzatrice senza età, elegante, androgina, dai tratti orientali e dalle lunghe braccia che sembrano ali. "
E' uno spettacolo denso di virtuosismi, vi è una buona contaminazione tra il tango puro e la danza contemporanea - ha detto
Susanna Beltrami -.
E' da 12 anni in cartellone. Mi piace lavorare con Susanna Savignano perché lei ha un dono, lei è sempre dentro la novità". Tango di Luna narra la storia di una donna che si avvicina al tango per la prima volta. E' uno spettacolo pieno di sguardi parlanti, di gesti pieni di significati, di discorsi non verbali. Il primo incontro con il tango, per la protagonista, non sarà felice: ma è in quell'istante che Luciana Savignano si butta dentro la sfida per vincerla. E insieme alla "vittoria" sul tango arriverà anche l'amore.
