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Università in centro. Bocciata la mozione Unidos: rivolta sulla rete

Università in centro. Bocciata la mozione Unidos: rivolta sulla rete
Università in centro. Bocciata la mozione Unidos: rivolta sulla rete
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 March 2015 alle 10:42

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Olbia, 28 Marzo 2015 - Ieri sera, in consiglio comunale, si è parlato di un argomento che sta molto a cuore agli olbiesi: lo spostamento dell'Università dall'Aeroporto Costa Smeralda al centro storico. La mozione di Unidos: Università in centro da Settembre utilizzando l'esistente. Il gruppo di Unidos del coniglio comunale, guidato da Tonino Pizzadili, ha proposto all'amministrazione lo spostamento dell'università (o, per meglio dire, della Facoltà di Economia del Turismo) nel centro storico di Olbia. Per Pizzadili questo spostamento è cosa fattibile in tempi brevi. Come? Semplice: spezzettando la facoltà nei locali comunali a disposizione come l'Expò, il Museo Archeologico e altri locali. Questo spostamento darebbe uno sprint diverso al centro storico olbiese, decisamente sotto tono a causa della crisi economica. La discussione in consiglio: tutti d'accordo sullo spostamento, ma non sulle modalità. Grazie alla mozione di Pizzadili si è sviluppato un interessante botta e risposta tra maggioranza e opposizione. In sostanza, tutti concordano sul fatto che la Facoltà di Economia del Turismo debba, prima o poi, spostarsi nel centro cittadino. La presenza degli studenti e di tutto ciò che si portano dietro è un fattore positivo in tutte le città universitarie degne di questo nome e Olbia non vuole essere da meno. Lo scontro si è avuto, pertanto, sulle modalità di questo trasferimento. Nonostante vi sia stata una riunione dei capigruppo per trovare una soluzione condivisa, alla fine le due posizioni in campo sono risultati inconciliabili. La maggioranza, infatti, sostiene che l'Università debba avere spazi appositi e consoni: laboratori, linea internet veloce, aule, uffici, aula magna e servizi vari. Cosa che, spezzettandola, non si potrebbero avere. Le dichiarazioni di voto. "Noi siamo tutti a favore dell'università in centro - ha detto Luigi Damigella (Pd1) -, però deve essere fatto uno studio di organicità e fattibilità. Questa mozione di Pizzadili è solo propaganda elettorale. Noi voteremo no". Questa la posizione della maggioranza. La minoranza, invece, vuole tutto e subito. "Il problema sono le forme e i tempi. Abbiamo in città tanti immobili inutilizzati o abbandonati - ha detto Mirko Varchetta (Centro democratico) -. Dobbiamo partire con questo percorso, dobbiamo fare una scelta. Noi approviamo la mozione". La mozione è stata bocciata. "A me dispiace che non si sia trovato un momento di condivisione - ha detto il sindaco Gianni Giovannelli al termine delle votazioni -. E' evidente che le fibrillazioni elettorali si fanno sentire. Sono ben convinto che sia opportuno lavorare per portare l'università in centro. In questo senso abbiamo fatto cose concrete e ci stiamo muovendo. Abbiamo anche chiesto fondi alla Regione e la disponibilità dell'ex caserma della Guardia di Finanza. Il Consiglio è favorevole a spostare l'università in centro. Avvierò un tavolo tecnico per valutare la fattibilità di questo trasferimento". La bocciatura di questa mozione ha però scatenato diverse discussioni sulla rete. Antonio Appeddu (Unidos) ha così commentato sul suo profilo facebook:
Ieri sera, dopo la discussione della mozione presentata da Unidos e PSd'AZ per decidere di spostare la sede universitaria olbiese nel centro città, la maggioranza a guida PD ha deciso di votare contro la proposta. Da quanto emerge dai resoconti presenti sulla stampa, l'ha fatto esibendo le argomentazioni "bollite" che utilizza chi vuol dire di no, perché non può fare altrimenti, ma vuole che l'opinione pubblica si convinca che voleva dire di si. Così, il consiglio comunale olbiese ha perso un'altra occasione per dire alla città che esiste, che ha un ruolo e che, quel ruolo, lo esercita nell'interesse di Olbia. Penso che non esista olbiese, che tiene alla città, contrario a questo progetto. Chi lo fa, evidentemente, ha ragioni sue, magari anche rispettabili, ma, certamente, non sono le ragioni di Olbia. Sono le sue. Infatti, chi ci guadagna da questa situazione? Forse gli studenti, obbligati a frequentare spazi che, di norma, sono considerati marginali per la vita di relazione? Forse il Comune, che, per consentire lo svolgimento delle lezioni in aeroporto versa una consistente somma per affitti al gestore aeroportuale? Forse l'economia cittadina? O ci guadagna quel centro storico che tutti dicono di voler rivitalizzare ma che, poi, al momento opportuno, diventa una sorta di sconosciuto per i decisori del momento? Allora non facciamo come fanno alcuni commentatori su qualche testata giornalistica quando pretendono di farci passare una cipolla per un canguro! In questa occasione la maggioranza che guida (?) il Comune ha perso un'occasione importante per far ripartire la vita in città. Anzi, l'occasione l'ha fatta perdere alla città. E siccome questi sono i momenti per segnare le differenze, gli olbiesi devono sapere che Unidos vuole l'università al centro della città, in locali di proprietà del Comune (per non pagare affitti). E' un impegno che prendiamo e che, visto il comportamento dell'attuale maggioranza, attueremo dopo le prossime elezioni comunali!
Vivace il dibattito nel gruppo "L'Altra Olbia", il movimento-associazione di Marco Balata e Luca Olivieri. "Come al solito hanno capito tutto. Perché agevolare molti studenti dando loro una sede facilmente raggiungibile; perché portare gente, economia e denaro al centro. Andiamo bene", scrive un membro del gruppo. Una ex studentessa, invece, spiega la situazione dal punto di vista degli universitari: "Spieghiamo anche com'è bello fare lezione con il rumore degli aerei in partenza o arrivo.. oppure avere delle aule talmente piccole che pur arrivando in orario, la lezione la si faceva in piedi.. e mille altri disagi! Quando frequentavo l'università questa condizione era una routine... Ma al di là dell'economia che trarrebbe sicuramente vantaggio se la struttura venisse spostata al centro.. Pensiamo anche ad investire GIUSTAMENTE sulle vere risorse di un paese... I giovani e la loro istruzioni, dandogli gli strumenti e le giuste possibilità.. magari aprendo anche un corso di laurea specialistica. QUESTA è una priorità!". Un'altra ancora dà una spiegazione razionale all'accaduto: "perché per il momento, vista la poca disponibilità economica del comune, l'aeroporto rappresenta la condizione meno onerosa per il comune, c'è una triangolazione di contratto tra università, comune e geasar che mitiga il costo netto. In futuro probabilmente sara' possibile......magari con un altro indirizzo accademico!....e' solo il mio punto di vista, in un momento in cui (penso) ci siano altre priorità!".