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Cronaca

Tribunale al collasso: ecco la lettera-denuncia degli avvocati

Tribunale al collasso: ecco la lettera-denuncia degli avvocati
Tribunale al collasso: ecco la lettera-denuncia degli avvocati
Angela Galiberti

Pubblicato il 12 April 2017 alle 19:49

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Olbia, 12 Aprile 2017 - Nove pagine di fuoco in cui il Tribunale di Tempio Pausania, unico presidio giudiziario in Gallura, viene smontato e passato ai 'raggi x': è questo il documento con il quale l'Ordine degli Avvocati del Foro tempiese chiede l'intervento del Ministero della Giustizia e del Consiglio Superiore della Magistratura. Un documento denso, fitto di dati e considerazioni, che traccia un quadro a tinte fosche per il Tribunale: il presidio giudiziario tempiese sta lentamente morendo.

Tanti i motivi che, secondo l'Ordine guidato dalla presidente Paola Gosamo, stanno portando alla morte del Tribunale. In primis la questione del personale: sempre in drammatico deficit. "Nell'ultimo trimestre lasituazione si è ulteriormente aggravata per il collocamento fuori ruolo del Dott. VincenzoCristiano ed il contemporaneo trasferimento nei ruoli della magistratura amministrativa dellaDott.ssa Daniela Di Carlo; nello stesso periodo il Cancelliere Dirigente, Dott.ssa RobertaBattisti, dopo solo un anno e mezzo di servizio a Tempio, ha ottenuto il trasferimento a Civitavecchia e i'assistente giudiziario Alma Alias ha lasciato il proprio posto chiedendo ilpensionamento anticipato - si legge nel documento -.Ancora più drammatica appare la situazione della Procura della Repubblica che haregistrato il trasferimento dei sostituti Dottori Atzori e Beccu, le dimissioni a fine 2016 delsostituto Dott.ssa Roberta Guido e l'imminente congedo della Dott.ssa Grilletti; allo stato èoccupato solamente il posto del procuratore capo Dott. Domenico Fiordalisi".

La denuncia dell'Ordine degli avvocati galluresi è chiarissima: il tracollo parte senza ombra di dubbio dall'accorpamento delle sedi distaccate di Olbia e La Maddalena. L'ufficio tempiese "non ha risposto alle rosee previsioni di efficienza ecelerità che avevano portato alla riforma della geografia giudiziaria del 2011, ma ha sommatoe moltiplicato i disagi legati al sottodimensionamento delle piante organiche; poco cambieràcon il recente aumento di una sola unità nella pianta organica dei magistrati che probabilmenterimarrà sulla carta. (...)Inglobare il carico di lavoro di Olbia senza avere le dotazioni organiche sufficienti èstata una scommessa del Presidente del Tribunale che si è rivelata sicuramente sbagliata; ilrecente dato del 43o/, delle prescrizioni dei reati ed il recentissimo elaborato sulle performance dei Tribunali civili italiani (in cui Tempio P. risulta al 130o posto, con il solito 43% dipendenze ultratriennali) sostengono la nostra affermazione".

Il quadro a tinte fosche non riguarda solo il civile, ma anche il penale: "La situazione nell'ambito delle udienze penali al momento può essere definita fuoricontrollo.Nelle udienze dei Giudici Monocratici togati (Dottori Pastori - mot - Contu e Carta) ilcarico dei fascicoii è assolutamente ingestibile posto che ciascun magistrato si presenta inudienza con 50, 60 finanche 70 fascicoli, ben sapendo che la maggior parte di essi nonpotranno essere trattati; è, infatti, impossibile che un giudice penale, pur esperto e diligente,possa gestire 60170 fascicoli per udienza con testi da sentire, periti da escutere, discussioni esentenze da emettere.Le aule sono stracolme di testimoni, avvocati e parti che sino ad ora tarda attendono diconoscere la loro sorte perché, sempre più spesso, solo in tarda mattinata o nelle prime ore del pomeriggio, viene loro comunicato il rinvio dell'udienza per difetto di notifica o per altreproblematiche del fascicolo.Ciò accade perché i cancellieri non riescono a verificare i singoli fascicoli primadell'udienza per cui i processi vengono chiamati senza alcun ordine ed il processo con vizio dinotifica può essere trattato e rinviato dopo ore dall'inizio dell'udienza".

Insomma, il Tribunale di Tempio si è trasformato da una piccola eccellenza in una sorta di "disastro" annunciato. "Le disfunzioni del Tribunale di Tempio senz'altro esistono e nonpossono essere imputate solamente alla carenza di risorse umane; concorre senz'altro unascarsa capacità di organizzazione delle risorse stesse che troppo spesso agiscono in totaleautonomia rifiutandosi di fare sintesi e di far parte di un disegno complessivo che possaportare ad una corretta amministrazione della giustizia nel territorio.Questo stato di perdurante incertezza e rassegnazione ha comportato quel percepibilemalessere che ha convinto professionalità di alto livello a trasferirsi in altri Uffici, in altreamministrazioni o addirittura a ricorrere al pensionamento anticipato", conclude il documento.