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Cronaca

Thiesi: il maltempo non ferma “Rochitas in festa”

Thiesi: il maltempo non ferma “Rochitas in festa”
Thiesi: il maltempo non ferma “Rochitas in festa”
Olbia.it

Pubblicato il 24 January 2017 alle 11:49

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Thiesi, 24 Gennaio 2017 -Il maltempo annunciato non ha dato tregua fino al tardo pomeriggio di sabato, mettendo alla prova la macchina organizzativa che ha coinvolto Amministrazione comunale, Associazioni culturali tiesine e Pro Loco. Ma l’edizione 2017 di “Rochitas in festa”, manifestazione gastronomica ormai consolidata in paese, è andata ugualmente a buon fine facendo registrare un discreto successo.

Per le viuzze del centro storico diversi gruppi di visitatori, alcuni arrivati in pullman da varie zone dell’hinterland, hanno sfidato il freddo e l’umidità per scoprire le eccellenze della tradizione gastronomica e l’ospitalità tiesina. Numerosi falò sono stati accesi lungo gli angoli delle strade, rendendo l’atmosfera suggestiva e concedendo un po’ di tepore in prossimità delle postazioni.

La gente ha assiepato i punti ristoro, in particolare nel quartiere di “Rochitas” che dà il nome all’iniziativa. È una zona posizionata su un tacco roccioso – come fa capire il nome – sul quale fin dall’antichità sono state scavate le caratteristiche cantine che ora ospitano i turisti durante l’evento.

Le basi di degustazione attivate sono state una trentina, per la gioia degli amanti della cucina tradizionale. I visitatori hanno gradito ottimi culurgiones, polenta, anzone arrustu e l’eccezionale purpedda di maiale. Molto apprezzate anche la carne di cinghiale, fae e lardu e i druches. Nondimeno la frègula, una specialità alla quale Thiesi dedica un’intera sagra.

In tarda serata hanno sfilato le affascinanti maschere di “S’ainu orriadore” di Scano Montiferro, che indossano sul volto l’osso del bacino di un bovino o di un asino e sul corpo la “tzimarra” di lana di pecora. Gli spaventosi “demoni” carnevaleschi hanno marciato trascinandosi appresso bastoni e rumorose catene.

Una postazione gastronomica è stata inserita anche all’interno della Torre prigione, uno dei monumenti storici più noti del paese, dove è stata allestita anche un’esposizione di artigianato locale. Spazio anche alla solidarietà, con una pesca di beneficenza in favore dei terremotati allestita dalla Pubblica Assistenza Mejlogu. La manifestazione è proseguita nella più mite giornata di domenica con grande partecipazione.