Fa discutere l'articolo uscito su La Nuova Sardegna del 9 marzo in cui l'assessore Achenza propone la tassa sul soggiorno ai turisti che decidono di passare le loro vacanze a Olbia. L'assessore assicura che non ci sarà nessuna decisione calata dall'alto, anzi, sta già pensando ad un tavolo di confronto con gli albergatori, perchè saranno proprio loro a dover riscuotere la tassa nei loro alberghi. Gli introiti di una tassa sul soggiorno potrebbero permettere al Comune di sviluppare i servizi turistici finora assenti in città, sempre che l'amministrazione non sia tentata di spendere queste entrate in altro. Purtroppo ad Olbia c'è l'imbarazzo della scelta. La questione però è un'altra: in un momento di crisi come questo, dove la Sardegna non è più meta appetibile, soprattutto perchè penalizzata dal caro trasporti, dove il turista sceglie la vacanza e l'albergo in base al prezzo (e spesso anche 3 o 4 euro fanno la differenza), dove ancora Olbia non è in grado di offrire i servizi adeguati ai vacanzieri...proprio in questo momento una nuova tassa potrebbe scoraggiare il turista o comunque farlo protestare contro il povero albergatore, che si troverà, suo malgrado, a riscuotere l'ammenda. Varrà la pena aspettare momenti migliori? Vedremo nei prossimi giorni come reagiranno gli operatori turistici a questa proposta e come il Comune riuscirà a far cassa senza far scontentare i suoi cittadini.
