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Pubblicato il 02 May 2016 alle 19:00
Olbia, 02 Maggio 2016 -Solo i malati si sentono esistere dicevaMaine de Biran, e il talento olbiese di cui oggi parliamo ha di sicuro preso in parola il filosofo francese di fine '700: Ilaria Muresu ha deciso di affrontare la scoliosi indossando la maschera ed impugnando il fioretto, e soprattutto diventando uno dei migliori talenti della scherma paralimpica italiana.
Ilaria compirà 18 anni tra qualche settimana e frequenta il Liceo Scientifico Mossa. Quella della scherma non è una passione coltivata sin da bambina, bensì un colpo di fulmine: galeotto fu un incontro del cugino, che incuriosì la ragazza. "Tentati varie volte di tirare in piedi, ma dopo pochi minuti perdevo l'equilibrio - racconta lei -, poi però nel 2012 ho scoperto l'esistenza della scherma paralimpica e vedevo spesso in tv gli incontri di Bebe (Beatrice Vio,campionessa mondiale di fioretto individuale paralimpico in carica, ndr) e decisi così di provarci".
Grazie al suo talento e la sua grinta, Ilaria Muresu è riuscita a conquistare grandi traguardi, con il Club Scherma Nuoro e a livello nazionale, "La prima gara è stata a Busto Arsizio nel gennaio 2014 - continua - è stata una delle mie esperienze peggiori, ho giocato malissimo a causa dell'ansia. Poi però le altre gare sono andate bene e son riuscita a conquistare anche un bronzo che mi ha portato molto fortuna a Roma. Ammetto che è stato veramente difficile gareggiare con campioni del mondo come Bebe". Uno sport che in poco tempo ha saputo regalarle tante emozioni - alcune anche inaspettate - d'altra parte, però, anche un po' d'amaro in bocca, come lei stessa spiega: "Per me è già tantissimo essere arrivata alle nazionali così velocemente, però ho dovuto anche saltare due mondiali, il primo a Pisa (Maggio 2015) e l'altro a Parigi (Ottobre 2015) a causa di alcuni problemi di respirazione".
Sì, perché Ilaria convive da sempre con i suoi problemi fisici, che in alcuni momenti l'hanno anche messa in ginocchio. Una scoliosi dalla nascita e peggiorata negli anni l'ha portata - all'età di 12 anni - a sottoporsi ad un'operazione d'urgenza a Trieste. 18 ore d'intervento, un arresto cardiaco e due paralisi. Se la giovane ragazza è riuscita a raggiungere i suoi obbiettivi sportivi è anche grazie ad un vero miracolo o, per i profani, all'intervento provvidenziale dei dottori. "Fino all'anno scorso ho avuto segni di carenza d'ossigeno, ancora oggi vado ogni mese a Sassari per alcuni controlli, in attesa di una risposta dagli Stati Uniti per decidere s'una probabile operazione - spiega Ilaria -, ed è per questo che da qualche mese ho dovuto fermarmi con la scherma, i miei obbiettivi futuri erano le Paraolimpiadi ma al momento le vedo come illusioni, devo prima rimettermi in forma".
I dolori della giovane Ilaria non son da guardare con compassione ed occhi impietositi, perché lei, ormai da anni, li trasforma in energia positiva attraverso la scherma e non solo, "Spero di portare avanti la mia passione per il cinema" ha rivelato lei, che ha anche fatto teatro ed è stata protagonista di vari corti e lungometraggi.
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