Olbia, 31 Ottobre 2014 - La Sardegna è una piccola grande fucina di talenti in campo tecnologico e potrebbe diventare la Silicon Valley d'Europa se solo la classe politica si rendesse conto dell'immenso potenziale dell'industria green: quella tecnologica, che non inquina, che inventa materiali e che riesce anche a farsi strada nel difficilissimo mondo dei social network. Un settore in cui ha difficoltà a sfondare persino un colosso come Google col suo Google Plus: frequentato sì, ma non come il suo fratello maggiore Facebook. Ordunque, cosa c'entra la Sardegna con i social netword? C'entra grazie a Tascout, il nuovo social dedicato alla passione del pallone. Uno strumento di condivisione, di crescita calcistica, di incontro che ha come protagonista un ragazzo sardo - per la precisione olbiese. Si tratta di Alberto Biancu e noi lo abbiamo intervistato per voi.
Dott. Biancu, lei è uno degli artefici di Tascout, il social dedicato al pallone che sta letteralmente esplodendo tra gli appassionati. Come è nata questa idea e come siete riusciti a farla diventare un successo? Tascout nasce nel 2012 dall'idea, del suo fondatore Claudio Del Gusto , di sviluppare un social network innovativo sul calcio, www.tascout.com. Claudio è uno dei miei migliori amici, ci siamo laureati insieme a Milano e, quando me ne parlò, rimasi subito entusiasta del progetto e non esitai ad unirmi al gruppo, vedendo in Tascout un grande valore sia sul piano sociale che su quello imprenditoriale. Tascout mette in connessione tutti i giovani calciatori tra di loro sulla base di un sogno, e da l'opportunità ai propri iscritti di essere trovati, grazie a metodi di ricerca veloci e innovativi, da talent scout ( da qui il nome del portale) osservatori e settori giovanili. Per realizzare tutto questo abbiamo lavorato tantissimo non abbattendoci mai, sopratutto nei periodi di difficoltà, e vi assicuro che il percorso di una Start up è più insidioso di ciò che si immagina.
Di sicuro è un percorso difficile. In quanti siete a lavorare su questo progetto? Attualmente il team è formato da 9 persone che sinergicamente lavorano per lo stesso obiettivo: “Realizzare e migliorare quotidianamente un luogo di ritrovo sano per tutti questi piccoli sognatori”.
Il vostro social può servire anche a trasformare una passione in una professione vera e propria. Avete dei partner importanti? Quanto è fondamentale il loro sostegno per sfondare sulla rete? Abbiamo una collaborazione forte con tutto il circuito de “La Borghesiana”sponsorizziamo la Lodigiani calcio, dove è nato un certo Francesco Totti, siamo sponsor ufficiale della Ternana calcio e siamo stati riconosciuti nonché patrocinati dalla Lega calcio SerieB che ha nel presidente Abodi una figura molto attenta all’innovazione e all’attività sportiva nella fascia adolescenziale, indispensabile per una crescita sana sia dal punto di vista fisico che sociale. Avere partner o persone fisiche riconosciute alle spalle è sicuramente una fortuna per qualsiasi azienda anche se rimango dell’idea che per sfondare, in qualsiasi ambito, è fondamentale che il team operativo sia affiatato e accomunato dallo stesso obiettivo.
Come funziona Tascout, qual è il suo scopo e a chi si rivolge? Tascout si rivolge a tutti i ragazzi ( 7 - 17 anni) che vivono il sogno di diventare, un domani, come i loro idoli; a tutti i ragazzi desiderosi di avere un luogo unico e genuino dove vivere a 360° la loro passione, desiderosi di conoscere altri ragazzi in altre parti del mondo con il loro stesso sogno, stesso ruolo, stesso genere di video etc ect. Cosa che oggi con gli altri social già affermati a livello mondiale non è possibile. Tascout mette a disposizione dei propri utenti il potere del web per condividere e realizzare un sogno comune rendendo social la loro carriera calcistica.
