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Sindaco Porcheddu: si al crocifisso a scuola ma le priorità sono altre.

Sindaco Porcheddu: si al crocifisso a scuola ma le priorità sono altre.
Sindaco Porcheddu: si al crocifisso a scuola ma le priorità sono altre.
Michele Durgoni

Pubblicato il 07 December 2015 alle 18:45

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Cittadella Scolastica di Budoni: seduti nei banchi di scuola, inizia l’Intervista al sindaco di Budoni. (Dopo i vari convenevoli iniziamo a parlare) Allora Sindaco Porcheddu mi piacerebbe sapere qual è la sua posizione riguardo alla polemica sul fatto di togliere o lasciare il crocifisso nelle aule. Già nel 2013 appena eletto mi prodigai per garantire la presenza del crocifisso, in tutte le aule scolastiche del paese e ogni anno alla vigilia delle festenatalizie penso che sia doveroso assicurare nelle nostre scuole la presenza di uno o più presepi, pensi che Budoni è uno dei paesi Italiani per densità di popolazione che realizza più presepi in assoluto, circa 90. Lo Stato italiano è dichiaratamente laico e il suo programma nei confronti della religione è ben sintetizzato dalla celebre frase di Cavour “Libera Chiesa in Libero Stato”, come si può coniugare il significato di laicità dello stato con la sua presa di posizione riguardo alla presenza del crocifisso in classe? ll crocifisso deve essere considerato non solo come simbolo di un'evoluzione storica e culturale, e quindi dell'identità del nostro popolo, ma quale simbolo altresì di un sistema di valori di libertà, eguaglianza, dignità umana e tolleranza religiosa e quindi anche della laicità dello Stato, che trovano espresso riconoscimento nella nostra Carta Costituzionale ma a prescindere da ciò, esiste una sentenza della Corte Europea per i diritti dell'uomo datata 18 marzo2011 in base alla quale non sussistono elementi che provino l'eventuale influenza sugli alunni dell'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche. Restando in tema, in molti pensano che questa sia una resa all’integralismo Islamico, lei pensa che esista un nesso tra questa polemica e gli ultimi attacchi terroristici? Solo indirettamente: oramai ciclicamente, si ripropone, in tutt’Italia, la polemica sulla presenza dei crocifissi nelle scuole;è anche vero, però, che l’attenzione mediatica sì è focalizzata specialmente negli ultimi mesi, sul problema;ciò ha ulteriormente accentuato i toni della polemica, grazie anche alla tendenza dei media a dare eccessiva visibilità alle prese di posizione più estreme, mentre in realtà, fortunatamente, la maggioranza schiacciante dei cittadini ha una visione assai più moderata e tollerante del problema. Ecco perché in questo momento storico assai difficile e particolare, penso che si debba cercare l’unità e non la divisione tra le culture che compongono la nostra comunità; ciò non può avvenire rimuovendo qualcosa, ma semmai creando ponti con le altre culture rispettando, sì, il loro credo, ma non privando noi stessi della nostra cultura, della nostra storia e delle nostre tradizioni. Nel nostro Istituto scolastico abbiamo il 6% circa di studenti non cattolici, ma grazie all’ottimo lavoro degli insegnanti, del consiglio d’istituto, del dirigente scolastico e dei nostri sociologi i ragazzi si sono integrati molto bene. Il consiglio d’istituto scolastico una volta tanto è sulla stessa lunghezza d’onda della sua Amministrazione, nonostante i due enti spesso e volentieri si siano trovati in disaccordo. (sorride) Questo lo sta dicendo lei… ciò che le posso dire è che io ho fatto le mie scelte politiche con coscienza e con l’unico obiettivo di garantire il diritto allo studio a tutti i ragazzi e la sicurezza degli stessi. Per la verità, mi sono indignato molto di più per la situazione disastrosa degli edifici scolastici che trovai a suo tempo, che per la polemica sul crocifisso, che ripeto ho voluto in ogni singola aula; Infatti, dopo aver riscontrato gravi anomalie sugli impianti elettrici, strutturali e igenico sanitarie, provvedemmo come Amministrazione a effettuare interventi “urgenti” di messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici, da tempo fuori norma, secondo le nuove normative; Ma non si parlava di crocifissi? I crocifissi vanno appesi ai muri, ma se i muri sono instabili e pericolanti, oltre non andar bene per l’affissione dei crocifissi, lo sarebbero ancora meno per accogliere gli scolari. Io penso che il diritto allo studio, all’integrazione, alla cultura al confronto sia importante e oggi siamo qui a discuterne con tranquillità in una delle tante nuove aule della scuola, con i ragazzi che corrono, saltano, fanno sport e studiano, ma questo, lo si può fare, oggi, grazie ad una scuola sicura e non so quanti altri comuni o città d’Italia possano dire lo stesso. Image3 Se non ho capito male, la sua posizione è a favore della salvaguardia delle tradizioni, presepe e crocifisso compresi ma le sue priorità sono altre? Si: Ha sintetizzato bene il mio pensiero. Ho parlato di sicurezza nella scuola perché siamo certi di aver assolto il nostro compito, ma ancora molto si dovrà fare, il nostro intento è investire ancora di più sulla Cittadella Scolastica, nel bilancio triennale 2016-17-18 abbiamo già previsto un investimento di circa 1.336.000 euro, per il completamento dell’edificio destinato all’asilo nido completando così la Cittadella con la presenza di tutte le scuole, nido, primaria e secondaria 1°livello; sarà realizzata anche la biblioteca comunale per lo studente, affinchè i ragazzi l’abbiano a portata di mano senza dover allontanarsi dall’istituto, e sempre per essere vicini alle esigenze delle famiglie, sarà aperto l’ufficio comunale per lo studente, dove i genitori potranno rivolgersi senza dover andare in municipio; sempre nel bilancio triennale è previsto un investimento di 2.000.000 di euro, che sarà la nostra grande sfida, per la realizzazione di un palazzetto sportivo, fruibile da tutta la cittadinanza ma rivolta in particolare ai nostri giovani, perchè trovo giusto che i nostri cittadini, fin da bambini possano avere la possibilità di vivere lo sport in modo sano e in un ambiente, accogliente nonché “sicuro”. Le faccio i miei Auguri, non solo per il Natale oramai alle porte, ma per tutti questi suoi progetti così ambiziosi. Nella mia esperienza di vita, sia come uomo, che come politico, ho notato che l’impossibile spesso e volentieri è ciò che non si è tentato. Grazie e auguri anche a lei. Lu Bandidori di Budoni