Olbia, 27 Gennaio 2014 - Potevano gli olbiesi ignorare l'ultima
moda del web? Ovvio che no e infatti, dopo i cugini sassaresi, anche gli olbiesi hanno aderito a quella sorta di
catena di Sant'Antonio che "costringe" gli appartenenti a un determinato "gruppo sociale" a fondare un
gruppo dedicato alle proprie
origini cittadine per rivendicarle orgogliosamente con un "solo se". Il gioco è goliardico e mette in relazione centinaia di persone accumunate da una
residenza che, c
on le sue abitudini e i suoi personaggi, diventa anche una
cultura che regala un
senso di appartenenza speciale a tutti i partecipanti. E così, sulla scia di "Sei di Sassari solo se...", ieri sera è stato fondato il gruppo
"Sei di Olbia solo se...". In pochissime ore, il gruppo ha raccolto
190 membri, tutti intenti ad elencare le carattersitiche tipiche del "sentirsi/essere olbiese doc". Il che non ha a che fare col luogo di nascita, quando con la
frequentazione del posto, delle sue persone, delle sue feste e dei suoi negozi. Scopriamo che ci sono tanti modi per dirsi e sentirsi olbiesi. Se sei olbiese, sicuramente avrai preso un gelato da
zia Anna almeno una volta e magari hai fatto vela per andare a vedere il
Costa Smeralda. Sei olbiese se la tintarella la prendevi a
Capo Ceraso, mentre a Bados ci andavi per
"vedere gente". Sei sicuramente di Olbia se conosci il
Nuovo Parco, lo Chalet e la scritta "Occhio majè, Poltu Quadu vi guarda!". Non mancano i locali cult di intere generazioni di olbiesi: la Vela Azzurra per il gelato, il Ciclope per la pizza al taglio, Manconi per gli elettrodomestici. E il vestiario? Ogni città ha la sua moda e non puoi non sentirti olbiese senza i jeans ad "acqua in casa", i 501 della Levi's e le All Stars. In questo gruppo si stanno incontrando diverse generazioni di olbiesi che condividono le loro esperienze, il loro detti, i loro luoghi di ritrovo. Generazioni a confronto accumunate da una stessa identica cosa: l'amore per la propria città. Questo fenomeno del "Sei di X solo se..." non è nuovo su internet. Qualche anno fa andavano di moda i video sui detti popolari delle metropoli. Anche Olbia aveva il suo. Eccolo:
Olbia is burning.