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Cronaca

Scadenza Piano Casa Sardegna: Confartigianato chiede proroga

Scadenza Piano Casa Sardegna: Confartigianato chiede proroga
Scadenza Piano Casa Sardegna: Confartigianato chiede proroga
Olbia.it

Pubblicato il 29 October 2012 alle 12:41

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Piano Casa Sardegna: solo un mese di tempo per presentarele richieste ai Comuni. Confartigianato chiede la proroga e Murgianuammonisce: “Attenzione a non bloccare la ripresa dell’edilizia”.

Ametà novembre un Convegno Regionale sull’attuazione della Legge. Il Piano Casa della Sardegna scade esattamente fra un mese.Ovvero c’è tempo solo fino a giovedì 29 novembre per usufruiredell’opportunità di ampliare la propria abitazione o un qualsiasialtro immobile, presentando la Dia o richiedendo la concessioneedilizia al relativo Comune di appartenenza. In ogni caso, i lavoridovranno essere terminati entro i ventiquattro mesi successivi. Questo dispone la Legge Regionale 21/2011, che ha prorogato emodificato il cosiddetto “Piano Casa Sardegna” (L.R. 4/2009). “E’ necessario e utile che il Piano Casa venga prolungato di almeno 1anno – affermano Luca Murgianu, Presidente di Confartigianato ImpreseSardegna e Giovanni Battista Idda, Presidente Regionale degli EdiliConfartigianato Sardegna – perché i dati dell’Assessorato agli EntiLocali, al 30 settembre scorso, parlano già di 18.800 domandepresentate. Infatti, dopo una iniziale e grave incertezzanell’applicazione la nuova Legge, i Comuni stanno finalmente attivandotutte le potenzialità dello strumento normativo. Se applicatocorrettamente, il “Piano” è ossigeno per le imprese edili e unainteressante opportunità per le famiglie”. “Questa – continua Murgianu - è una concreta occasione perriqualificare il patrimonio edilizio esistente che spesso si presentaincongruo, in stato di degrado o con elevati consumi energetici”. “Sappiamo che la “leggina” di proroga è stata già licenziata dallaCommissione Urbanistica del Consiglio Regionale, anche se con il votocontrario dell’Opposizione, – puntualizza il Presidente di Confartigianato – e si attende il passaggio in Aula per il votodefinitivo: per questo lavoriamo per contattare tutti i Consiglieri espiegare le ragioni di un auspicato rinvio dei termini di scadenza”. “Capiamo che all’interno della massima Assemblea Regionale ci sianoopinioni opposte – sottolinea Murgianu - ma non capiamo, e cidispiace, che si parli solo di “deregulation urbanistica” e di “aiuto ai soliti noti”. Facciamo presente a tutti, che gli artigiani lavoranorispettando sempre le leggi e soprattutto non possono essere definitii “soliti noti”. Anzi, soprattutto per una ampia fascia di EsponentiPolitici e Amministratori, gli artigiani sono assolutamente i“consueti ignoti” ed è questo il dramma. Non vorremmo che dietroquesti “altolà” ci fosse l’ennesima azione di demonizzazione delcomparto edile e, per questo, vorremmo invitare tutti a fareattenzione a non bloccare una, auspicata e auspicabile, ripresadell’edilizia” Murgianu conclude con una riflessione: “Una legge che doveva essereprovvisoria è al quinto anno di vita, non perché debba divenirestabile ma solo perché, come tante volte accade in Italia, unprovvedimento di tale misura ha bisogno di tempi “tecnici” moltolunghi da parte della P.A. prima di essere realmente efficace secondole intenzioni iniziali, e non per questo i cittadini e le nostreimprese devono pagarne le conseguenze”. “A oggi non sappiamo se la nostra richiesta di proroga verrà accolta -aggiunge il Presidente Regionale degli Edili Confartigianato Sardegna,Giovanni Battista Idda – per questo è necessario che gli interessatisi affrettino nel presentare le pratiche perché i tempi sono moltostretti”.

“In ogni caso, la nostra Associazione, attraverso i propri delegatiterritoriali – continua Idda - continuerà l’azione di coinvolgimento econvincimento dei Consiglieri Regionali, anche nelle loro circoscrizioni elettorali”. Confartigianato Imprese Sardegna, infine annuncia che nella prima metàdel mese di novembre, verrà organizzato un Convegno Regionale peranalizzare le norme e le problematiche burocratiche che hannorallentato l’applicazione del “Piano” e, soprattutto, per chiarire leopportunità offerte dalla Legge Regionale. L’Associazione degli Artigiani ricorda come la Legge vogliaincentivare il rilancio dell’edilizia, puntando su più direttrici comela riqualificazione e la qualità architettonica, il miglioramento delrendimento energetico e la vivibilità delle abitazioni. Tra gli interventi previsti, la demolizione e la ricostruzione ol’ampliamento di edifici esistenti, e il recupero di seminterrati,sottotetti, piani pilotis e locali al piano terra, che rispettino irequisiti igienico sanitari e le prescrizioni sull’agibilità. Gli incrementi volumetrici massimi previsti, salvo casi particolari,vanno dal 30 al 39% del volume esistente. La maggior parte di questi interventi, dovranno rispettare i parametridelle leggi sul risparmio energetico che impongono la riduzione dialmeno il 15% del fabbisogno di energia primaria. Per questo ènecessaria la certificazione energetica degli edifici.