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Sardegna digitale: boom di ebook e 1285 imprese della comunicazione

Sardegna digitale: boom di ebook e 1285 imprese della comunicazione
Sardegna digitale: boom di ebook e 1285 imprese della comunicazione
Olbia.it

Pubblicato il 08 June 2017 alle 11:42

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La Sardegna punta sul digitale tra e-book, imprese, start up e comunicazione.

Sardegna al terzo posto in Italia per lettura di e-book e 1.285 imprese della comunicazione ufficialmente registrate. Sono i due focus più importanti della ricerca “Tendenze dei mondi digitali e imprese della Comunicazione” dell’Osservatorio MPMI Confartigianato Sardegna, elaborata su dati ISTAT 2016. Uno studio che ha dimostrato l'importanza della digitalizzazione per il futuro lavorativo del territorio e il consolidamento della cultura informatica della popolazione

Nel 2016 Il 14,9% degli utenti sardi attivi in rete ha letto o scaricato libri o e-book. Un dato che pone la Sardegna al terzo posto in Italia dopo la Lombardia (16,9%) e la provincia di Trento (15,2%), a fronte di una media nazionale del 13,7%. Il picco di nuovi lettori digitali si registra nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni. Aumentano i lettori e di pari passo le pubblicazioni: oggi ogni tre libri stampati esce un e-book (il 29,6% delle opere è in formato digitale) e l'8% degli editori ha concentrato le proprie pubblicazioni soltanto sul web.

Un processo importante che rientra in quello più vasto di digitalizzazione della cultura e della comunicazione e che sembra aver preso definitivamente piede anche in Sardegna. Nel 2016 sono state registrate 1285 imprese della Comunicazione: 359 nel settore delle “Attività professionali, scientifiche e tecniche”, 341 operanti nelle “Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici”, 294 dedicate a “Stampa e riproduzione di supporti registrati”, 142 alla “Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse”, 86 ad “Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese”, 56 operanti nel campo “Pubblicità e ricerche di mercato” e 7 attività editoriali.

Sviluppi importanti che necessitano di semplificazione, ricerca, innovazione e formazione, secondo i vertici di Confartigianato Imprese Sardegna: “Il comparto in cui operano gli artigiani della comunicazione è in rapida espansione – ha sottolineato la presidente Maria Carmela Folchetti e le nuove tecnologie rappresentano oggi forse la migliore occasione per lo sviluppo di attività imprenditoriali, soprattutto da parte dei più giovani”.

Per seguire e sfruttare il trend della digitalizzazione si stanno moltiplicando le iniziative a carattere formativo, pubbliche e private, incentrate sui vari rami di sviluppo. Dai corsi di scrittura per il web, passando per quelli dedicati al SEO, fino ad arrivare a quelli per imparare a produrre video professionali, sono sempre di più le opportunità a disposizione dei giovani per entrare nel mondo del lavoro digitale.

Proprio il settore del video è uno dei più importanti e in più rapida espansione nell’ambito della comunicazione digitale. I filmati stanno diventando ad esempio uno dei format più utilizzati nel campo del marketing e dello storytelling aziendale, con grandi brand come Poltrone e Sofà che investono con decisione nelle campagne video per promuovere i propri prodotti, servizi e raccontare l’azienda. Trend che sottolineano l'importanza della formazione di nuove competenze nella progettazione e realizzazione dei filmati e la necessità di nuovi professionisti da inserire nei vari settori.

Trend a cui non sfugge neanche il campo dell'intrattenimento, dove il video sta prendendo sempre più piede. Un’azienda leader del settore come PokerStars ha recentemente aperto sezioni live nei proprio portale per permettere agli utenti di giocare tramite video in diretta streaming. Un deciso cambio di passo verso esperienze di gioco sempre più coinvolgenti e immersive.

Un processo ormai irreversibile, quello della digitalizzazione, con mille sfaccettature e ricco di opportunità: “Per questo occorre proseguire nello sviluppo imprenditoriale che incentivi la digitalizzazione delle imprese esistenti, o la nascita di nuove startup digitali – ha concluso Folchetti – una regione come la Sardegna, per competere con il resto del mondo, ha bisogno di adattare la propria struttura produttiva ai lavori e alle competenze delle generazioni più giovani”.