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Cronaca

Rischio idrogeologico, la IV commissione regionale ad Olbia

Rischio idrogeologico, la IV commissione regionale ad Olbia
Rischio idrogeologico, la IV commissione regionale ad Olbia
Angela Galiberti

Pubblicato il 17 September 2014 alle 17:55

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Olbia, 17 Settembre 2014 - E' ufficiale: la commissione regionale ai Lavori Pubblici sarà ad Olbia tra qualche giorno per parlare di Rischio idrogeologico e per verificare di persona lo stato del territorio olbiese a quasi un anno dall'alluvione. "A seguito della mia richiesta dello scorso mese di agosto, la Commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Consiglio Regionale, si riunirà ad Olbia il giorno venerdì 26 settembre per incontrare l’Amministrazione Comunale e prendere atto delle condizioni in cui versa la città sul fronte del rischio idrogeologico, alle porte della stagione autunnale - ha dichiarato Giuseppe Meloni, consigliere regionale gallurese -. Ringrazio il Presidente del Consiglio Ganau, il Presidente della Commissione Antonio Solinas e i colleghi commissari, per la sensibilità dimostrata nell’accogliere prontamente la richiesta". Soddisfatto di questo risultato anche il secondo consigliere regionale eletto in Gallure, Giuseppe Fasolino (FI). "I commissari potranno misurare con i loro occhi gli effetti dell’alluvione sulla città e l’improcrastinabile necessità di destinare adeguate risorse ed interventi per mitigare il rischio idrogeologico prima dell’inizio della stagione invernale - ha dichiarato Giuseppe Fasolino -. Eventi come quello del 18 novembre scorso sono fissati nella memoria di quanti hanno vissuto la triste esperienza di quella “bomba d’acqua” che si è abbattuta sulla città di Olbia causando vittime e disastri, solo però la presenza sul posto potrà consentire alla Commissione di avere contezza diretta di quanto le cronache hanno solo riportato e di quanto sia vulnerabile la città difronte ad eventi metereologici particolarmente violenti. Scopo principale della Commissione sarà quello di determinare esattamente l’entità degli interventi e l’adeguata copertura finanziaria necessaria ad attuare in città tutte le opere indispensabili per una reale mitigazione del rischio idrogeologico . Non servono risorse virtuali e finanziamenti erogati sulla base di schemi emergenziali, ma soldi veri da destinare ad un’azione concreta di difesa del suolo che veda la riqualificazione di fiumi e canali e la manutenzione del territorio come elementi strategici delle politiche regionali".