Olbia, 17 Settembre 2014 - E' ufficiale: la commissione regionale ai Lavori Pubblici sarà ad Olbia tra qualche giorno per parlare di Rischio idrogeologico e per verificare di persona lo stato del territorio olbiese a quasi un anno dall'alluvione. "
A seguito della mia richiesta dello scorso mese di agosto, la Commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Consiglio Regionale, si riunirà ad Olbia il giorno venerdì 26 settembre per incontrare l’Amministrazione Comunale e prendere atto delle condizioni in cui versa la città sul fronte del rischio idrogeologico, alle porte della stagione autunnale - ha dichiarato
Giuseppe Meloni, consigliere regionale gallurese -.
Ringrazio il Presidente del Consiglio Ganau, il Presidente della Commissione Antonio Solinas e i colleghi commissari, per la sensibilità dimostrata nell’accogliere prontamente la richiesta". Soddisfatto di questo risultato anche il secondo consigliere regionale eletto in Gallure, Giuseppe Fasolino (FI). "I commissari potranno misurare con i loro occhi gli effetti dell’alluvione sulla città e l’improcrastinabile necessità di destinare adeguate risorse ed interventi per mitigare il rischio idrogeologico prima dell’inizio della stagione invernale - ha dichiarato
Giuseppe Fasolino -.
Eventi come quello del 18 novembre scorso sono fissati nella memoria di quanti hanno vissuto la triste esperienza di quella “bomba d’acqua” che si è abbattuta sulla città di Olbia causando vittime e disastri, solo però la presenza sul posto potrà consentire alla Commissione di avere contezza diretta di quanto le cronache hanno solo riportato e di quanto sia vulnerabile la città difronte ad eventi metereologici particolarmente violenti. Scopo principale della Commissione sarà quello di determinare esattamente l’entità degli interventi e l’adeguata copertura finanziaria necessaria ad attuare in città tutte le opere indispensabili per una reale mitigazione del rischio idrogeologico . Non servono risorse virtuali e finanziamenti erogati sulla base di schemi emergenziali, ma soldi veri da destinare ad un’azione concreta di difesa del suolo che veda la riqualificazione di fiumi e canali e la manutenzione del territorio come elementi strategici delle politiche regionali".