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Cronaca

Raccolta differenziata. Lettera di una cittadina: rimettete le isole ecologiche

Raccolta differenziata. Lettera di una cittadina: rimettete le isole ecologiche
Raccolta differenziata. Lettera di una cittadina: rimettete le isole ecologiche
Angela Galiberti

Pubblicato il 21 May 2015 alle 09:00

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Olbia, 21 Maggio 2015 - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una cittadina, S.F., sulla raccolta differenziata. La cittadina suggerisce all'amministrazione di rimettere le isole ecologiche e di non far chiedere la carta di identità all'ecocentro.

Spettabile Redazione,

Qualche considerazione a margine della raccolta differenziata. È stato un errore eliminare tutti i cassonetti (compresi quelli che permettevano di differenziare) da tutta la città. Poiché si calcola che i mastelli siano stati distribuiti a non più del 70% della popolazione “effettivamente” residente ad Olbia (il restante 30% è composto da residenti non risultanti all’anagrafe, inquilini di immobili con affitti "non ufficiali", immigrati irregolari e comunque non registrati nei ruoli T.A.R.S.U. etc. etc. : migliaia e migliaia di persone) è ovvio che, purtroppo, il risultato è che i rifiuti solidi urbani vengono sparsi per ogni dove e nelle strade di campagna, aumentando l’inquinamento ambientale. Ovviamente questo è un comportamento illegale ed incivile: ma questa è la situazione di Olbia, che doveva essere ben esaminata prima ancora di progettare la raccolta differenziata porta a porta cosiddetta “spinta”. Il fatto che la distribuzione dei mastelli si sia impropriamente trasformata de facto in una metodica per “stanare” gli evasori (altri sono i mezzi che il Comune può adoperare a tal uopo, ad esempio basta confrontare i ruoli TARSU con i dati catastali) ha “emarginato” migliaia di persone (spesso socio-economicamente deboli) che producono, anch’essi, rifiuti solidi urbani e che da qualche parte devono pur conferirli: ma non sono stati dotati di mastelli. Anche “gli irregolari” hanno diritto all’assistenza sanitaria, hanno diritto ad eliminare i propri rifiuti fisiologici attraverso le reti fognanti: perché non gli vien dato un modo per conferire correttamente i loro rifiuti solidi urbani? Se non si troverà il sistema, quei rifiuti ce li troveremo purtroppo sparsi per ogni dove. Ci vuole concretezza, oltre alle solite belle, consunte parole. Che vengano riposizionati gruppi di cassonetti atti alla differenziata, che venga allestita urgentemente qualche isola ecologica (e, per carità, evitate di chiedere la carta di identità a chi va all'Ecocentro a conferire; pare di essere in uno stato di polizia. Meglio, molto meglio lasciare i rifiuti all’Ecocentro piuttosto che scaricarli sui marciapiedi come sta purtroppo succedendo).

Distinti saluti, S.F. (lettera firmata)