Olbia, 26 Gennaio 2014 - La vita delle Province può essere molto complicata, specie se non viene rispettato il contratto nazionale. Perchè le Province non sono aziende, hanno una struttura completamente diversa e hanno organismi interni che servono ad applicare quel famoso contratto nazionale. Nella Provincia di Olbia-Tempio, però, le cose non stanno andando come dovrebbero. Pochi giorni fa, nella ormai inutile aula consiliare di via Nanni si è svolta
un'assemblea dei dipendenti piuttosto accesa e movimentata. A occupare gli scranni vi erano i lavoratori, accompagnati dai sindacati - Cgil in testa con
Luisella Maccioni della Funzione Pubblica. A scatenare le ire dei lavoratori è la mancata attivazione della
Delegazione trattante che ha il compito di analizzare e distribuire il fondo economico destinato alla Provincia. Un fondo che serve a pagare i dipendenti e le attività connesse ai vari settori. Senza la Delegazione trattante non si possono fare gli stipendi, non ci sono le indennità previste dal contratto e non si possono fare i mandati di pagamento. In sostanza, senza questa sorta di "commissione" formata da parte pubblica e parte sindacale si blocca tutto. La situazione è complicata da un vincolo apposto ai pagamenti degli stipendi che porta la data del 28 Febbraio e che nessuno capisce a cosa serve. "L
unedì mattina incontrerò il commissario Pirari - ha detto
Luisella Maccioni della Funzione pubblica Cgil -
per l'istituzione della delegazione trattante e per togliere il vincolo del 28 Febbraio. Se non queste cose non verranno fatte entreremo in stato di agitazione, sciopereremo e bloccheremo tutte le attività".