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Primavera nel cuore della Sardegna: questo weekend tappe a Bosa e Urzulei

Primavera nel cuore della Sardegna: questo weekend tappe a Bosa e Urzulei
Primavera nel cuore della Sardegna: questo weekend tappe a Bosa e Urzulei
Antonio Pani

Pubblicato il 04 May 2017 alle 11:15

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La città di Bosa, adagiata sul fondo valle, si caratterizza per gli intensi colori del paesaggio: il verde degli ulivi secolari e degli aranceti si mescola all'azzurro del mare che risalta tra le tinte variopinte delle case e delle tradizionali imbarcazioni dei pescatori. Dalle origini antichissime, Bosa ha sempre goduto nel corso dei secoli di grandissima attenzione da parte dei popoli che hanno via via dominato la Sardegna. Fu una delle stazioni fenicie più note, punto d’appoggio di rilievo per la navigazione e il commercio, mentre la Bosa romana sorgeva sulla strada di Tibula Sulcos, presso l’attuale chiesa di San Pietro. Nel 1112 cominciò il graduale trasferimento che portò i bosani dalla costa verso le mura dell’affascinante Castello dei Malaspina. Dichiarata “Città Reale” nel 1499 da Ferdinando il Cattolico con tutti gli onori e privilegi, nell’Ottocento Bosa conobbe un importante risveglio economico e nel 1807 divenne capoluogo di provincia e sede di Prefettura e Intendenza. Scendendo verso il mare, sulla riva opposta del fiume Temo, si affacciano le antiche Concerie, edificate a partire dal ‘700 e oggi monumento nazionale. Fra le numerose produzioni artigianali hanno particolare rilievo il filet, le lavorazioni dell’oro e del corallo, e la Malvasia di Bosa.
Urzulei, tra le Blue Zone del mondo, rientra tra i paesi con più centenari della Sardegna. Il segreto della longevità degli abitanti è da ricercare nello stile di vita e nelle materie prime di eccellente qualità del territorio. Longevità testimoniata anche dai tassi millenari del Supramonte e dalla vite selvatica millenaria. In questi luoghi è stato ritrovato uno dei bronzetti più significativi della cultura nuragica, la cosiddetta Madre dell'ucciso, attualmente esposta nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Oggi questo territorio, meravigliosamente conservato e considerato tra i più selvaggi, viene apprezzato dai viaggiatori di tutto il mondo per i suoi canyon (quello di Gorropu è tra i più grandi d'Europa), le grotte, i rari endemismi e la biodiversità vegetale e animale. Urzulei ha preservato la sua storia, la sua cultura e le sue antiche tradizioni che rivivono durante la manifestazione Crobes e palines: abili mani trasformano l’asfodelo in cesti per contenere grano e farina, per offrire i dolci, per portare il corredo delle spose e dei bimbi. Cesti con lavorazioni semplici per la vita quotidiana o preziosi per le grandi occasioni.