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Cronaca

Povertà. Piccinnu: servizi utilizzati da olbiesi, non da stranieri

Povertà. Piccinnu: servizi utilizzati da olbiesi, non da stranieri
Povertà. Piccinnu: servizi utilizzati da olbiesi, non da stranieri
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 April 2015 alle 17:13

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Olbia, 14 Aprile 2015 - Rino Piccinnu, assessore comunale alle Politiche Sociali, ha in mano la patata bollente più grossa della città: gestire, per quanto possibile, la povertà di centinaia di famiglia. Una missione non facile per l'Assessorato alle Politiche Sociali che non ha risorse infinite per aiutare tutti, benché abbia tanti strumenti con i quali aiuta molte persone. Nel 2014 il bando povertà estreme ha avuto la bellezza di 3000 richieste: un numero immenso. Solo il 10% di queste ha avuto una risposta: 300 nuclei familiari hanno avuto diritto all'aiuto. "Il bando povertà estreme non è l'unico strumento che abbiamo per aiutare le famiglie in difficoltà - ha detto Rino Piccinnu -. Bisogna sfatare un po' di luoghi comuni. Abbiamo una linea di intervento per il canone di locazione, chi non accede al bando povertà estreme viene comunque individuato e aiutato. Col servizio civico riusciamo a essere utili su tanti fronti. Inoltre ci prendiamo cura degli anziani soli con un servizio apposito che provvede alla pulizia, alla spesa e all'igiene personale se c'è il bisogno. Abbiamo il Centro Umanitario di via Canova che si occupa dei senzatetto, delle famiglie sfrattate. Lì abbiamo anche la mensa". Piccinnu, poi, prende la palla al balzo per sfatare molti luoghi comuni sull'assistenza ai poveri. "Dobbiamo smettere di dire che prendono tutto gli stranieri - ha sottolineato l'assessore Piccinnu -. Al bando povertà, la presenza degli stranieri è del 6%. La stessa percentuale della popolazione non italiana ad Olbia. Noi possiamo aiutare chi è residente, lo dice la legge. Se sei italiano, ma hai residenza a Cagliari non possiamo fare nulla per te. Molti pensano che i servizi che offriamo siano usati solo da cittadini extracomunitari. Non è così. I senza tetto che dormono in via Canova non sono stranieri: sono italiani. Alla mensa delle Vincenziane ci vanno tantissime famiglie olbiesi che hanno fame. E anche sul campo nomadi girano un sacco di fesserie. I rom del campo nomadi di Olbia pagano tutto: affitto e bollette. Non diamo nulla gratis". Anche sul lavoro nero ci sono delle novità. Nel nuovo bando povertà estreme non si danno sussidi senza un impegno lavorativo. In particolare, l'adozione di questo criterio per la LInea 1 ha permesso di ampliare la platea servita dal servizio, toccando persone che prima non riuscivano probabilmente ad ottenere nulla. "Con questo impegno lavorativo di una settimana al mese responsabilizziamo il beneficiario - ha detto Rino Piccinnu -. Dal punto di vista psicologico è importante non rimanere fuori dal mercato del lavoro. Inoltre abbiamo notato che ci sono state diverse rinunce per questa linea di intervente. Evidentemente erano persone con un lavoretto in nero che hanno preverito tenere quello. Grazie a queste rinunce abbiamo raggiunto altri cittadini bisognosi".