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Cronaca

Pace per i bambini di Gaza: a Olbia corteo contro le bombe sulla Palestina

Pace per i bambini di Gaza: a Olbia corteo contro le bombe sulla Palestina
Pace per i bambini di Gaza: a Olbia corteo contro le bombe sulla Palestina
Angela Galiberti

Pubblicato il 28 July 2014 alle 12:51

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Olbia, 28 Luglio 2014 - Anche la Città di Olbia, come Londra e New York, ha avuto il suo corteo contro l'operazione "Margine Sicuro" avviata dallo Stato di Istraele contro la Striscia di Gaza, dove opera Hamas, in seguito all'uccisione dei tre giovani israeliani rapiti il 12 Giugno e ritrovati senza vita il 30 Giugno scorso nei pressi del villaggio di Halhul vicino Hebron in Cisgiordania. Del triplice omicidio è stata accusata Hamas, la stessa oganizzazione ha però smentito ogni coinvolgimento. Il corteo olbiese, organizzato dalla comunità musulmana olbiese, si è radunato di fronte al Municipio di Olbia e ha sfilato nelle vie del centro a partire dalle ore 10. Lo slogan è di quelli duri, anzi durissi: "Israele ammazza i bambini", grida a squarciagola in coro il corteo. Sono quasi tutti stranieri, hanno nel cuore rabbia e commozione. Agli olbiesi e ai turisti che guardano con curiosità questo gruppo di persone, il corteo mostra decine di foto terribili. Vere e proprie immagini di guerra che ritraggono le vittime più innocenti dei bombardamenti: i bambini. Corpicini straziati dalle bombe benedette dalla stella di David, visini tumefatti in nome della sicurezza, arti maciullati dalla guerra chirurgica portata avanti dall'unica democrazia del Medio Oriente. Immagini crude che ben raccontano cosa significa, oggi, vivere nella Striscia di Gaza: un lembo di terra, stretto tra Israele e il mare, dove nemmeno le scuole e gli ospedali sono posti sicuri perché Hamas potrebbe (e già lo fa) nasconderci i razzi che lancia al di là del confine, mentre Israele, sfruttando le pieghe del Diritto Internazionale, potrebbe (e già lo fa) bombardarli portando più morte di quanto si dovrebbe fare. "Noi siamo parte della vostra comunità - hanno gridato i manifestanti - e vogliamo portare la nostra solidarietà alla Palestina. Guardate queste foto, noi vogliamo pace per questi bambini. Se questi fossero i vostri figli, voi cosa fareste?". A questa domanda non si può rispondere. Di fronte a tale sofferenza, si può solo rimanere in silenzio. Intanto, sul fronte internazionale, sembra reggere la tregua umanitaria a Gaza. Le diplomazie sono al lavoro, anche se il premier israeliano Netananyahu ha rispedito al mittente le proposte di tregua fatte dagli americani. La situazione, dunque, è sempre molto tesa. Per contro, la BBC - tramite il suo corrispondente Jon Donnison - ha reso pubblica una indiscrezione pesantissima che potrebbe non andare a favore dello Stato Israeliano che, in questi giorni, ha decisamente mostrato i muscoli provando, nel contempo, ad avvisare i civili che si trovano all'interno degli obiettivi "militari" a Gaza. Sul suo profilo Twitter, il giornalista della BBC Jon Donnison ha twittato una dichiarazione fatta da un portavoce della Polizia Israeliana. "Mickey Rosenfeld della polizia israeliana – ha scritto Jon Donnison sul suo profilo Twitter mi dice che gli uomini che hanno ucciso i tre ragazzi israeliani (sono) decisamente una cellula solitaria, affiliati ad Hamas ma che non operavano sotto la leadership (del movimento)". In pratica, se queste affermazioni riportano il vero, Hamas avrebbe detto la verità e dunque, il triplice omicidio, sarebbe stato solo un pretesto per lanciare un'operazione contro la stessa organizzazione terroristica palestinese, la quale tende ad utilizzare edifici civili per nascondere le sue armi e prova ad avviare azioni terroristiche contro gli israeliani attraverso i famosi tunnel. Il "bilancio" dell'operazione Margine Sicuro è comunque un vero e proprio bagno di sangue: 1061 morti e 6040 feriti tra i palestinesi, 42 soldati uccisi e 2 civili tra gli israeliani.