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Cronaca

Olbia, Turismo Religioso: parte lo sviluppo del settore

Olbia, Turismo Religioso: parte lo sviluppo del settore
Olbia, Turismo Religioso: parte lo sviluppo del settore
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 March 2017 alle 19:27

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Olbia, 07 Marzo 2017 - Il "Modello Santiago di Compostela" sbarca in Sardegna o, almeno, così si vorrebbe. Ieri mattina, all'Aeroporto Costa Smeralda di Olbia si è svolta la conferenza tematica "Turismo religioso: un attrattore da valorizzare": un evento che aveva lo scopo di affrontare questo tema, ponendo le basi per un suo futuro sviluppo. Del resto, il turismo religioso è da qualche anno al centro delle politiche turistichedella Regione: la Sardegna è ricca di tradizioni dove religione e folklore si mescolano, ma è anche ricca di antichi cammini e sentieri di fede.

Il modello a cui si vorrebbe ispirare la Regione sarda è quello famosissimo del Cammino di Santiago: un percorso (per la verità i percorsi sono molti) che taglia in lungo e in largo la penisola iberica e che vede ogni anno la presenza di decine di migliaia di pellegrini. Il Modello Santiago è un modello di eccellenza e vede protagonisti la struttura ecclesiastica spagnola, le municipalità iberiche e la stessa popolazione. Il cammino è organizzatissimo: i percorsi sono ben segnati (e nessuno si sogna di abbattere i cartelli), ogni paesino è dotato di Albergue e sovente si trovano le Botteghe del pellegrino, dove i visitatori possono lasciare o trovare attrezzature e beni di prima necessità. Un modello, questo, che è stato limato negli anni e che è molto lontano dall'essere realizzato in terra sarda nonostante qualche primo tentativo sia stato concretizzato.

In ogni caso, la Sardegna ha un patrimonio da valorizzare e su questo la Chiesa Cattolica è più che concorde. "Quando parliamo di turismo religioso non si può non considerare la Chiesa e l'insieme di storia e tradizioni di cui è custode - ha detto Sebastiano Sanguinetti, vescovo della Diocesi di Tempio-Ampurias -. Il contenuto del turismo religioso non è esclusivo di chi ha fede. Chi promuove questo tipo di turismo deve formare gli operatori perché non ci sono solo profili estetici, architettonici, storici e religiosi, ma anche di contenuti. Non bisogna solo entrare nell'estetica, ma anche nel significato profondo che hanno le tradizioni e i monumenti. Noi, come Chiesa, siamo interessati".

Durante la tavola rotonda, si è parlato dell'esperienza di Santiago attraverso la testimonianza di Sergio Valzania, autore - insieme Odifreddi - del libro "La via Lattea" in cui ripercorre il Cammino intrapreso nel 2008. Una testimonianza toccante e molto interessante che descrive, a più livelli, cosa è e cosa può fare il turismo religioso: da una parte creare economia, dall'altra cambiare profondamente l'animo delle persone.

Dunque, il Turismo religioso è sicuramente un settore su cui puntare e, da questo punto di vista, l'Aeroporto Costa Smeralda di Olbia e la Geasar sono in prima fila: ora bisogna porre le basi per svilupparlo.