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Cronaca

Olbia e Turismo. Fiori: bene Capodanno, ma c'è tanto da fare

Olbia e Turismo. Fiori: bene Capodanno, ma c'è tanto da fare
Olbia e Turismo. Fiori: bene Capodanno, ma c'è tanto da fare
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 January 2016 alle 19:38

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Olbia, 07 Gennaio 2016 - Non ci sono trionfalismi nelle parole di Fabio Fiori, presidente del Consorzio Albergatori Olbia, ma nemmeno disfattismo. A Capodanno, Olbia ha registrato il tutto esaurito, ma nel resto dei giorni (e fino ad Aprile) l'indice di riempimento è basso: 20% appena. Luci e ombre? Festività in chiaroscuro? "Non è proprio questo il discorso da fare - dice Fabio Fiori -, è sempre stato così. Questa è la bassa stagione. Il 90% dei turisti alloggia ad Olbia da Aprile ad Ottobre. Poi siamo penalizzati anche dai trasporti, perché in questi mesi non ci sono molti collegamenti".

Il Capodanno 2016 è andato comunque molto bene. I Subsonica hanno trainato e tutta la ricettività olbiese ha segnato il tutto esaurito. Fiori, però, precisa molte cose. "In questa stagione sono tanti gli alberghi chiusi. Mi vengono in mente il Mercure, il Luna Lughente, il De Plam, l'Hilton - sottolinea il presidente del Consorzio Albergatori -. Abbiamo una capacità ricettiva di 2100 posti letto su 3500/3800 della stagione estiva. E come succede ogni anno, l'afflusso maggiore si raggiunge solo quel giorno, a Capodanno. Le feste, però, partono il 25 Dicembre e arrivano diciamo fino al 6 Gennaio. In questi giorni i visitatori sono pochissimi". Fiori è, del resto, un imprenditore e i numeri, cioè quelli che contano davvero, sono la sua vita. "Se parliamo di percentuali di occupazione, a Capodanno era il 100% - sottolinea Fabio Fiori -. Non c'era posto da nessuna parte. Nemmeno nei B&B, nei residence e così via, che hanno di fatto circa 1500 posti disponibili, e poi ci sono le secondo case da prendere in considerazione, nonché la ricettività diffusa. Poi il giorno dopo siamo arrivati al 40% di camere occupate. Funzioniamo così da sempre. Non possiamo fare raffronti con altre località. A Capodanno, comunque, sono stati tutti movimenti interni alla Sardegna, poi ci sono i rappresentanti che viaggiono per lavoro". A penalizzare la Sardegna, più che il clima, è sempre la questione trasporti. Amata, desiderata, corteggiata d'Estate, la Sardegna d'inverno viene letteralmente abbandonata. In ogni caso, comunque la si voglia vedere, chi è rimasto aperto ha lavorato e può iniziare il 2016 pensando alle nuove sfide che il turismo olbiese deve affrontare. Come, ad esempio, l'istituzione della Tassa di Soggiorno.

"All'inizio abbiamo avuto qualche problema con il Comune, perché voleva applicarla a stagione iniziata, poi però abbiamo trovato dei punti d'incontro e siamo riusciti a lavorare bene - dice Fabio Fiori -. Abbiamo messo delle condizioni e sono state rispettate. La tassa doveva essere piccola, equa e toccare tutti i turisti, non solo chi dorme negli alberghi, ma anche chi alloggia nelle seconde case, dagli affittacamere e così via, perché sono tutti turisti. Poi abbiamo spinto per applicare la tassa solo durante i periodi di massima affluenza. Il 90% dei turisti dorme ad Olbia da Aprile a Ottobre, tassare i mesi invernali non aveva senso. La tassa viene applicata per massimo 7 notti e sono esenti gli under 16 e gli over 65. Vogliamo che questi soldi siano spesi per migliorare l'accoglienza turistica ad Olbia. C'è tanto da fare. Per noi sarà un anno importante, un anno di rodaggio. Se siamo intelligenti si può creare un processo virtuoso".

Gli albergatori hanno anche studiato un modo per far percepire meno pesante l'imposta. "Per fare in modo che il cliente non veda questo contributo come l'ennesimo balzello e per far sì che nell'immediato si tocchi con mano una prima agevolazione, stiamo creando una Olbia Card che daremo a tutte le persone che alloggeranno ad Olbia - sottolinea Fiori -. Questa carta prevede una serie di agevolazioni che riguarderanno tanti settori. Ingresso musei, mostre, iniziative culturali, trasporti, ristoranti, trasporti marittimi per le isole minori. L'obiettivo è che il turista percepisca che, in un certo modo, ciò che dà gli ritorna indietro. Ovviamente, pubblicizzeremo la tessera ovunque, mentre per averla bisognerà essere strutture registrate e far pagare la tassa di soggiorno".

Il nodo cruciale della tassa di soggiorno sarà l'utilizzo dei denari che verranno raccolti. Sarà una commissione a decidere come verranno impiegati i fondi e all'interno vi sarà un rappresentante della categoria. Questo sarà uno stimolo per tutto il settore turistico perché albergatori, affittacamere, ristoratori, noleggiatori, guide turistiche, etc., dovranno fare fronte unico e decidere le priorità da affrontare di modo che, una volta arrivati in commissione, si possa essere decisivi. "C'è tanto da migliorare ad Olbia - conclude Fiori -. Segnaletica stradale, aree verdi, ma anche lo stesso collegamento ad internet. Sarà un anno decisivo".