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Cronaca

Olbia: ecco la tecnologia che salverà gli olbiesi in caso di alluvione

Olbia: ecco la tecnologia che salverà gli olbiesi in caso di alluvione
Olbia: ecco la tecnologia che salverà gli olbiesi in caso di alluvione
Angela Galiberti

Pubblicato il 02 May 2016 alle 13:12

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Olbia, 02 Maggio 2016 - La sicurezza dei cittadini olbiesi, in caso di catastrofe naturale, è in mano ad un cuore tecnologico donato alla città grazie a una sottoscrizione volontaria ideata e portata avanti dagli agenti della Unipol Sai appartenenti ai gruppi AAU e Gasai. Una sottoscrizione che ha fruttato 80mila euro (40mila dagli agenti, altri 40mila dalla compagnia) e che ha consentito l'acquisto di questo cuore high-tech talmente avanzato da montarsi in 20 minuti con l'ausilio di due soli operatori. "Durante l'alluvione del 2013 sono state interessate 5000 abitazioni e coinvolte 20000 persone - spiega il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli -. Abbiamo fatto il censimento delle aree, il censimento delle persone impossibilitate a muoversi, abbiamo individuato le aree di sicurezza per le eventuali evacuazioni e attivato le paline intelligenti con la nostra municipalizzata Aspo. Quando, prima dell'alluvioni, chiesi di poter usare gli 80 milioni che avevamo in cassa per mettere in sicurezza la città non ci hanno risposto. Ci sono voluti i morti per far muovere lo Stato".

Da questa triste, ma vera, constatazione il Comune di Olbia ha tratto una lezione importante: mai trovarsi impreparati di fronte a un'emergenza. E così, ecco il nuovo Coc: trattasi di un sistema tecnologico che porta con sé tutte le informazioni inerenti il territorio, le sue criticità, le aree più a rischio, i disabili e così via. In tempo reale, il Coc può coordinare la Protezione Civile e sapere dove sono gli operatori. Il Coc è facilmente trasportabile in qualsiasi luogo: all'occorrenza, può essere anche trasportato via elicottero e montato in aperta campagna. Questo perché la strumentazione è indipendente rispetto sia all'energia elettrica che a internet. Un sistema di parabole, montate su Monte Plebi, consente al Coc di avere sempre le linee telefoniche attive, poi vi sono le indispensabili onde radio con il supporto dei radioamatori locali. L'idea centrale attorno alla quale ruota tutto è la criticità del territorio. Il sistema è già sincronizzato con le banche dati comunali e i sistemi già operativi ed è in via di aggiornamento: gli operatori troveranno, in caso di attivazione, gli stessi sistemi informatici che usano giornalmente grazie a dei server virtuali.

Alla presentazione ha partecipato Matteo Laterza, direttore generale di Unipol Sai, e i presidenti dei gruppi AAU e Gasai: rispettivamente Jean Francois Bossino ed Enzi Sivori.