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Cronaca

Olbia, tagli anche ai Vigili del Fuoco: via allo stato di agitazione

Olbia, tagli anche ai Vigili del Fuoco: via allo stato di agitazione
Olbia, tagli anche ai Vigili del Fuoco: via allo stato di agitazione
Angela Galiberti

Pubblicato il 27 March 2014 alle 17:26

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Olbia, 27 Marzo 2014 - Loro ci sono sempre, in ogni occasione: negli incidenti stradali, sugli alberi a salvare gattini, durante le calamità naturali, negli incendi che lambiscono le case e uccidono le persone. Quando un essere vivente rischia la vita (o perde le chiavi di casa), i Vigili del Fuoco sono sempre i primi ad essere chiamati in causa e i primi a correre sul posto per offrire il loro aiuto. Se c'è una colonna portante della sicurezza italiana, senza nulla togliere alle forze dell'ordine, sono proprio loro: i pompieri - angeli vestiti di rosso, armati di casco e liquido ritardante. Può un corpo così importante subire tagli indiscriminati? In un paese come l'Italia, con una spesa pubblica allucinante e un debito astronomico, . E i tagli colpiranno anche i territori più fragili e bisognosi di aiuto come la Sardegna e, in particolare, come la Gallura alluvionata. Le notizie che stanno arrivando da Roma non promettono nulla di buono. Per quanto riguarda la Città di Olbia, sulle cui spalle pesa il silenzioso ricordo delle vittime dell'alluvione, si parla di declassamenti e cancellazioni. Il discattamento della Basa - un fiore all'occhiello che aspetta solo di essere potenziato - verrà declassato: il che, in pratica, significa meno uomini sul campo ad ogni turno. Durante l'alluvione proprio il numero insufficiente di vigili del fuoco aveva creato scandalo e indignazione: come poteva essere possibile che una città a rischio come Olbia avesse solo una squadra a fronteggiare una tale calamità? Non era possibile, perciò all'indomani dell'alluvione si parlò con insistenza di un aumento di uomini e mezzi su Olbia. Chiacchiere al vento, vien da dire oggi, viste le decisioni romane. I tagli apportati sulla sicurezza gallurese riguardano anche i porti. Il distaccamento portuale, per il quale tante battaglie sono state fatte, verrà cancellato e il porto di Olbia sarà uno dei pochi porti nazionali a non avere, sul posto, un presidio fondamentale come quello dei Vigili del Fuoco. Per questi motivi, i sindacati di categoria hanno dato il via allo stato di agitazione. I pompieri, però, non sono soli in questa battaglia. Al di là della scontata vicinanza della popolazione, quest'oggi si è registrata la prima reazione politica in loro favore. A farsi sentire è stata Forza Italia, in particolare il gruppo consiliare di Olbia guidato da Marco Piro. "Il gruppo consiliare di Forza Italia, esprime la propria vicinanza alla sezione provinciale CO.NA.PO di Sassari, che ha di recente indetto lo stato di agitazione. Condividiamo con loro le preoccupazioni manifestate in merito “Linee di indirizzo per il riordino delle competenze e dell’Organizzazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” inviate di recente, dal dipartimento dei Vigili del Fuoco alle Organizzazioni Sindacali. - si legge nel comunicato stampa del gruppo consiliare azzurro - Con la dovuta responsabilità del caso ed essendo ancora riconoscenti per quanto fatto dal Distaccamento locale in merito ai tragici eventi del 18/11/2013, non possiamo non sottolineare il ristretto numero di vigili (solo 5) che proprio in occasione della recente alluvione, era in servizio ad Olbia. Solo dopo le ripetute chiamate ricevute al 115, i vigili di Olbia sono stati integrati da 4 unità fluviali richiamati con lavoro straordinario. Ad oggi la situazione non è cambiata, anzi rischia di peggiorare, perché la direzione centrale in questa fase tende ad aumentare l'organico preso la sedi centrali (es. Sassari,) diminuendo o lasciando invariate le sedi periferiche che si trovano costrette a sopperire alle esigenze del territorio con ritardi sulla risposta al cittadino o addirittura assegnando priorità agli interventi da svolgere". Il gruppo consiliare di Forza Italia chiederà al Presidente del Consiglio Vanni Sanna di convocare un consiglio comunale sul tema.