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Olbia, successo per "Il centro in Fiore": primo passo verso l'isola pedonale

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Angela Galiberti

Pubblicato il 26 April 2014 alle 14:29

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Olbia, 26 Aprile 2014 – Un tripudio di fiori, colori, forme, sfumature e paesaggi tutti in un solo posto: il Centro Storico della Città di Olbia. Questo è “Il Centro in Fiore”, la manifestazione florivivaistica organizzata dal Consorzio Centro Città, dalla ConfCommercio, dalla Camera di Commercio e dall'Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Olbia. La manifestazione non è una novità assoluta in Sardegna: già a Sassari, Alghero e Castelsardo, i florivivaisti del Nord Sardegna, in particolare della Provincia di Sassari, hanno dato prova della loro maestrìa. La novità è per la Gallura che, per la prima volta, mette in mostra le aziende florivivaistiche del territorio. Aziende floride, con una grande tradizione alle spalle, che abbelliscono in lungo e in largo ville, parchi, giardini e che per tre giorni, insieme alle sorelle turritane, dimostrano come Olbia può diventare una piccola “Barcellona” grazie al verde e, dunque, alla bellezza che questo crea. Per il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, questo può essere considerato il primo passo verso l'isola pedonale. La proposta del Comune, avanzata in diretta durante la prima giornata ufficiale di esposizione, è semplice ed allettante: il Comune mette a disposizione il suolo pubblico gratuitamente (allacci compresi), il florivivaisti ci mettono la loro creatività. Lo scopo è quello di creare delle isole verdi nel Centro Storico olbiese che invoglino le persone a riprendere possesso del centro e che permettano alle aziende di farsi pubblicità. La proposta è stata accolta con entusiamo dagli specialisti del settore, ma non mancano delle difficoltà. Sul lato “costi”, Comune e aziende florivivaistiche devono necessariamente trovare un punto di incontro, in modo da non far andare “in bolletta” l'ente e le aziende. L'altro problema riguarda la guardianìa: una volta messe a dimora, le oasi di verde dovranno essere protette dai vandali per non vanificare il lavoro fatto e non danneggiare le piante (che hanno un valore e che, comunque, sono esseri viventi e non oggetti inanimati). In ogni caso, la proposta è sul tavolo: nelle prossime settimane e nei prossimi mesi scopriremo se questo piccolo “seme” piantato da Comune e Consorzio Centro Città sboccerà. Per quanto riguarda la manifestazione, le aziende florivivaistiche più esperte – come quelle sassaresi che da 5 anni propongono la manifestazione a Sassari – hanno dato prova di una grande abilità nel creare isole verdi in un centro storico decisamente grigio e spento come quello di Olbia. Il primo tocco di colore lo ha ricevuto il Municipio della Città che è stato “addobbato” con decine di geranei colorati. Poi ecco il Foro Romano, la cui “vasca naturale” è stata trasformata in un prato. Questa scelta è stata criticata da molti, poiché si tratta di un'area archeologica e dunque sarebbe stato più corretto “abbellirla” e non “coprirla”. Fatto sta che il Foro Romano è bistrattato di suo per tutto il resto dell'anno (non c'è nemmeno un cartello informativo che indichi cos'è), quindi un prato temporaneo non può fargli certo così male, anzi: se non altro, i più distratti si accorgono che lì c'è qualcosa che vale la pena di osservare. Le oasi, i fiori e il verde pervadono ogni angolino libero di Corso Umberto. L'ex Scolastico è diventato un giardino con fontane e ponticelli che non sarebbe dispiaciuto a Monet. Piazza Santa Croce è diventata la terra delle affascinanti piante grasse e delle “passerelle verdi”. Piazza Regina Margherita ha accolto una vera e propria camera da letto "da esterno", con tanto di materasso in prato: una vera e propria chicca - tra l'altro utilizzabile. In piazza Biblioteca Simpliciana, invece, ecco spuntare un giardino mediterraneo. A realizzarlo è stata la FlorGallura, un'azienda che può vantare ben 30 anni di esperienza nel settore florivivaistico. “Qui abbiamo realizzato un giardino mediterraneo utilizzando le cose che possiamo trovare naturalmente in Gallura come il nostro granito – ha raccontato Antonella Orecchioni della FlorGallura –. Mantenere un'oasi verde simile non costa quasi nulla. Il nostro centro storico si presta molto a questo genere di cose, ma è così spento e grigio. Ci sono tanti angoli che potrebbero essere abbelliti con il verde. Bisogna capire che le piante sono un'attrazione in più. Creare verde significa creare bellezza, ma anche economia. Se il corso fosse sempre così, i negozi lavorerebbero sicuramente di più”. I florivivaisti, dunque, sono i primi che vorrebbero dare una mano ad abbellire la città e, in particolare, il centro storico di Olbia. Della stessa opinione è Salvatore Sanna della Tecnoverde Garden, azienda che ha realizzato un'oasi proprio sul corso con un percorso pedonale in granito, tante essenze come l'elicriso e dei meravigliosi alberi centenari, tra i quali spicca un carrubo spagnolo di 300 anni. “Abbiamo creato una frazione di giardino e abbiamo utilizzato il granito di San Giacomo – ha detto Salvatore Sanna –. In tutte le cose ci vuole volontà. Se dai qualcosa al territorio, qualcosa ricevi. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”. Insomma, qualche speranza di vedere trasformato il centro storico in una piccola oasi verde c'è.