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Cronaca

Olbia al secondo posto in Sardegna per pressione fiscale

Olbia al secondo posto in Sardegna per pressione fiscale
Olbia al secondo posto in Sardegna per pressione fiscale
Camilla Pisani

Pubblicato il 04 May 2016 alle 17:51

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Olbia, 04 maggio 2016 - La città di Olbia, secondo i dati emersi dall'Osservatorio permanente della CNA sulla tassazione, è la seconda in Sardegna per pressione fiscale.Nonostante un leggero calo della tassazione complessiva a livello nazionale, il livello della pressione fiscale resta superiore alla media nazionale aSassari, Olbia e Cagliari. In particolare, un artigiano o un piccolo imprenditore sassarese dovranno lavorare dal 1° gennaio al 29 agosto soltanto per pagare l'Erario. La provincia sarda in cui si pagano meno tasse continua ad essere Carbonia Iglesias che, grazie al suo triste primato di provincia più povera d’Italia, ha ottenuto dallo Stato molte agevolazioni fiscali. I dati sono peraltro ulteriormente migliorati rispetto allo scorso anno e risultano addirittura inferiori rispetto al 2011. I dati sul carico fiscale delle piccole nelle città sarde sono contenuti nel Rapporto 2016 dell’Osservatorio CNA sulla tassazione della piccola impresa curato dal Centro studi e dal Dipartimento politiche fiscali dell’associazione artigiana, che ha misurato e quantificato la pressione fiscale di 124 città italiane (tutti i capoluoghi di Regione e di Provincia) facendo riferimento a un’azienda italiana tipo: un'impresa manifatturiera individuale con cinque dipendenti, un laboratorio, un negozio e un reddito di 50 mila euro all'anno. Per questa tipologia di impresa è stato calcolato il Total Tax Rate (il prelievo totale delle amministrazioni pubbliche sul reddito) e sono state determinate le variazioni del carico fiscale dal 2011 al 2016. L’elaborazione finale dello studio della Cna focalizza infine la questione più importante di tutte: nel 2016, dopo aver pagato le tasse, quanto resterà alle imprese? i redditi degli imprenditori isolani subiranno nell’anno un vero e proprio salasso. La maglia nera, come detto, spetta a Sassari dove dopo aver pagato le tasse degli originari cinquantamila rimarranno 16.964 euro (-50 euro rispetto all’anno precedente), con una decurtazione di ben 2.826 euro rispetto al 2011. Ad Olbia rimarranno invece 18.464 euro (-1.113 euro rispetto all’anno precedente), con una decurtazione di 1.310 euro rispetto al 2011. "Questi dati - dichiarano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu rispettivamente presidente e segretario regionale della CNA. -evidenziano come anche sulle piccole imprese sarde il livello della pressione fiscale rimanga insostenibile e confligga con lo sforzo che le aziende stanno compiendo per superare l’eccezionale condizione di difficoltà economica che affligge il tessuto produttivo isolano.Riteniamo sempre più urgente una riforma complessiva del sistema fiscale del nostro paese in cui la pressione fiscale è giunta oramai a livelli insostenibili tra tassazione nazionale e prelievi locali. I nostri imprenditori sono inoltre penalizzati dalla enorme complessità delle procedure: un mix che determina minore produttività e competitività delle imprese, produce l'allungamento della stagnazione economica e uccide ogni possibilità di ripresa economica".