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Cronaca

Olbia, sciopero operatori ecologici. I sindacati: si lotta anche per i cittadini

Olbia, sciopero operatori ecologici. I sindacati: si lotta anche per i cittadini
Olbia, sciopero operatori ecologici. I sindacati: si lotta anche per i cittadini
Angela Galiberti

Pubblicato il 15 June 2016 alle 18:41

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Olbia, 15 Giugno 2016 - Sono soddisfatti i sindacati olbiesi per la riuscita dello sciopero degli operatori ecologici che, a Olbia, ha coinvolto il 90% degli lavoratori della De Vizia (fatta esclusione per i precettati e i lavoratori precari, i quali hanno regolarmente lavorato garantendo il servizio di raccolta). Anche nel resto della Gallura la partecipazione è stata ottima: Aglientu, Badesi, Trinità d'Agultu hanno aderito in massa, mentre a Berchidda è stato chiuso l'ecocentro. "Abbiamo garantito i servizi minimi essenziali", tengono a precisare Cgil, Cisl e Uil. E in effetti così è stato: a Olbia la raccolta è stata fatta con regolarità. Per quanto riguarda le utenze domestiche della Zona Sud, l'umido è stato raccolto durante la mattinata, mentre per la carta si è andati un po' a rilento ma è stato comunque garantito il servizio.

"Il contratto scaduto da oltre due anni. Abbiamo avuto l'incontro con Fise e Anci: due giorni di lunghe trattative, ma purtroppo non abbiamo raggiunto l'accordo.Come Os ci sentiamo soddisfatti. I lavoratori hanno risposto in modo forte e determinato - spiegano Maccioni (Cgil Fp), Fresi (Fit Cisl) e Ruiu (Uil Trasporti) -.La questione dello sciopero non riguarda solo la parte salariale, nonostante sia fondamentale e importante perché i lavoratori non sono merce e non sono in vendita.Pretendiamo risposte concrete sul fronte dei diritti e delle tutele a partire dall'introduzione delle clausole sociali, sugli appalti e nei cambi di appalto. Vogliamo risposte certe sul fronte della salute e della sicurezza.Punti sui quali non faremo un passo indietro".

Le parti sociali lanciano un appello anche ai cittadini. "Vogliamo anche lanciare un appello ai cittadini - dicono le sigle sindacali in coro -: questa forma di protesta,alla quale siamo costretti, è anche per loro, affinché il il servizio offerto sia migliore. Per questo chiediamo un contratto migliore che metta insieme rispetto e diritti delle lavoratrici e lavoratori del settore, che miri alla qualità e all'efficienza dei servizi. Visto questo, l'obbiettivo è quello di andare avanti e non ci fermeremo finché i lavoratori non avranno un contratto che garantisca tutto questo.La protesta va avanti".