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Olbia. Riforma Sanitaria: "solo contentini, negata la neonatologia"

Olbia. Riforma Sanitaria:
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Olbia.it

Pubblicato il 04 August 2017 alle 17:03

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Olbia, 04 agosto 2017 - La Riforma sanitaria da poco licenziata dalla Commissione regionale competente non appassiona né soddisfa la minoranza del Consiglio regionale, in particolare Giuseppe Fasolino (Forza Italia). "Non sono per nulla soddisfatto del testo sulla riforma sanitaria che laCommissione regionale ha appena approvato, dove si conferma la pocaattenzione per i presidi sanitari galluresi - afferma il consigliere regionale gallurese Fasolino -. Se da un lato sembra salvo il puntonascita dell’ospedale Paolo Dettori di Tempio e i reparti presenti, nessunasperanza invece per quello di La Maddalena dove le gestanti saranno trasferitead Olbia con tutte le problematiche legate ai trasporti ed al tempo, ma quelloche sorprende ancora di più è la logica che ha basato certe scelte ratificate daquesta riorganizzazione forse più vicina a riposte politiche che ai reali bisognidei territori".

Secondo il consigliere azzurro c'è poco da gioire. "Solo qualche contentino, peraltro obbligatorio, per Tempio e La Maddalena –incalza il consigliere regionale gallurese - non ci può far certo gongolare, se poi proseguel’azione di depotenziamento di tutto il sistema sanitario locale comedimostrano alcune scelte fatte da questo governo regionale, penso al centrotrasfusionale di Olbia che diventa unita semplice o all’assegnazione delle 20unità complesse contro le 29 di Nuoro, le 21 di Oristano e le 19 di Carbonia,quasi a cercare di tarpare le ali ad un sistema per poi in futuro giustificare altri tagli e altre scelte".

"Sconcerta – aggiunge Fasolino - che ancora una volta sul fronte sanitario sidebba fare una battaglia tra poveri, ma le considerazioni su questa riforma nonpossono non tenere in considerazione anche i numeri che scaturiscono dalriordino, le criticità e le ripercussioni che alcune scelte fatte genereranno inalcuni territori come quello gallurese. Si sbandiera l'elisoccorso per iltrasferimento delle pazienti da La Maddalena a Olbia e poi si nega al GiovaniPaolo II la neonatologia, una scelta che costringerà a trasferire a Sassari tutti ineonati che hanno bisogno di un minimo di assistenza, per assurdo lepartorienti di La Maddalena partorirebbero a Olbia e poi vedrebbero il loroneonato spostato a Sassari o a Nuoro nuova sede individuata".

"Ma quello che lascia basiti – conclude Fasolino - è anche la totaledisattenzione ai dati di crescita della Gallura, in termine di nati e di utenti, allecriticità dell’ospedale di Olbia in particolare, alle prerogative che dovrebbepossedere in relazione dell’alto flusso turistico che gravita nella struttura. Dalpunto di vista della sanità regionale siamo sempre stati considerati l’ultimaruota del carro, di contro abbiamo invece un territorio in forte espansione, unanatalità in aumento dato che nessuna zona possiede, una enorme richiesta diservizi sanitari dettati dal crescente numero di turisti e tutte le scelte fatte noncontemplano azioni di implementazione, di mantenimento dei servizi sanitari e di sinergia tra le strutture presenti e quelle future".