Thursday, 28 March 2024
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Pubblicato il 20 May 2017 alle 13:06
Olbia, 20 maggio 2017 - E' un urlo di rabbia quello che si è levato, questa mattina, dal cantiere fermo del ponte di Isticcadeddu. A urlare sono i cittadini olbiesi: armati di fischietti e striscioni, hanno sfilato per le vie della città partendo da via Gessi, toccando il cantiere del ponte tombato di via Piemonte-Corso Vittorio Veneto e concludendo la marcia proprio di fronte al cantiere sul Rio Siligheddu.
La partecipazione non è stata massiccia come forse avrebbe dovuto, ma la forza delle argomentazioni e la convinzione dei presenti ha sopperito alla relativa scarsità numerica del corteo. La marcia contro la lentezza dei lavori e la mancata apertura nei tempi previsti (90 giorni) si è conclusa con un comizio: hanno preso parola i rappresentanti del Comitato, le opposizioni (Movimento 5 Stelle e Partito Democratico), i sindacati (Cisl e Cgil) e i residenti del quartiere.
In sostanza, il messaggio chiave della manifestazione è uno soltanto: riaprire immediatamente il ponte poiché la sua chiusura rappresenta un problema per tutta la Città di Olbia e per tutta la Gallura.
Nei video il racconto della mattinata: in copertina l'intervento del Comitato di Quartiere; seguono gli altri interventi.
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