Olbia - Chi non ricorda gli annunci scritti
a mano lasciati discretamente nelle
bacheche che i negozi olbiesi mettevano a disposizione dei cittadini? Oggi, con internet a disposizione, questa vecchia tradizione è quasi scomparsa. Eppure era proprio così che, a volte, si facevano affari e si trovava lavoro. Con la crisi che avanza, però, i vecchi metodi tornano a galla. Spesso per mano degli stranieri. E così, mentre si fa una passeggiata in una zona periferica, accade di intravedere un
annuncio di lavoro appiccicato ad un palo.
32enne pulito cerca lavoro serio come imbianchino, aiuto cuoco, muratore, giardiniere, autista. L'elenco delle possibili posizioni lavorative desiderate è lungo, lunghissimo. E ha il sapore della disperazione. Un po' per l'
italiano stentato, un po' per il
tratto incerto, un po' per l'
adattabilità infinita di questa persona che è disposta a fare qualsiasi tipo di mestiere pur di mantenersi. L'annuncio è stato messo in un punto strategico: davanti a questo anonimo palo della luce vi sono due cantieri, al di là della strada vi sono un bar, una tabaccheria e una pizzeria. Insomma, il via vai c'è. E chissà che non porti fortuna a questo anonimo disoccupato che ha scelto, per ingegno o necessità, un vecchissimo metodo di comunicazione commerciale.
