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L'Olbia sconfitta in casa dall'Alessandria: non basta un super Cossu

L'Olbia sconfitta in casa dall'Alessandria: non basta un super Cossu
L'Olbia sconfitta in casa dall'Alessandria: non basta un super Cossu
Olbia.it

Pubblicato il 24 October 2016 alle 09:56

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Olbia, 24 Ottobre 2016 -Dopo un primo tempo così ci avevamo creduto che l'impresa fosse possibile. Con il più bel Cossu mai visto con la maglia dell'Olbia, capace di insegnare calcio a ogni stop, a ogni cambio di direzione e a ogni pennellata per i compagni e con una squadra apparsa per un'ora di gioco un meccanismo perfetto e oliato in tutte le catene. Un peccato, un vero peccato, perché anche stavolta a cambiare l'inerzia della gara è stato il solito episodio sfavorevole: un tiro di Gonzalezche, nato senza grandi velleità, ha trovato la più classica delle beffarde deviazioni che ha mandato fuori ausa Carboni e riportato i grigi davanti. È il 56' di gioco e soltanto 8' prima l'Olbia aveva sfiorato un meritato vantaggio con una girata volante di Geroni spentasi poco sopra la traversa.

Il primo tempo, chiuso sul punteggio di 1-1, si è giocato su ritmi forsennati e dall'alto tasso di spettacolo per i 1700 spettatori (record stagionale) accorsi a vedere i bianchi contendere la vittoria alla capolista del girone. Pronti via e l'Olbia, al 4', va vicina al gol con Capello che da ottima posizione non inquadra lo specchio. E come nella più severa applicazione della legge, a gol sbagliato corrisponde il gol subito: è il 7' quando Branca raccoglie palla a 20 metri dalla porta e scocca un destro che Carboni non riesce a respingere con efficacia: 0-1. I bianchi però non si scompongono e iniziano a macinare gioco diretti da capitan Cossu che raccoglie applausi a scena aperta. Il forcing bianco trova compimento al 41', quando proprio Cossu taglia il campo in diagonale servendo Ragatzu sulla sinistra, il cross del numero 10 al centro ritrova il capitano che si coordina e batte Vannucchi: 1-1.

La ripresa si apre senza variazioni di effettivi e con l'Olbia determinata a ribaltare definitivamente il risultato. L'occasione di Geroni fa mordere le mani a tanti, ma il fortunoso gol di Gonzalezrisveglia un'Alessandria sin lì impaurita e manda nel pallone i bianchi. Che comunque ci provano, seppur in maniera meno fluida. Al 69' Ragatzu ha l'occasione del pari, ma la sua violenta conclusione è anche troppo centrale e Vannucchi blocca a terra. Al 71' Carboni dice no a Marras con un tuffo felino, mentre al 78' arriva la terza rete dell'Alessandria con Celjak, che da pochi passi manda la palla sotto il sette. Nel finale c'è tempo per un bolide di Cossu su punizione che esce di un niente e per il poker di Gonzalez che chiude tabellino e partita.

L'Alessandria vince al "Nespoli" per 4-1 e prosegue la sua corsa in solitaria in vetta alla classifica. L'Olbia, a testa alta, guadagna i meritati applausi del proprio pubblico. Cuore, coraggio e bel calcio hanno comunque contraddistinto una domenica di grande calcio.

Avrebbe voluto commentare certamente un risultato diverso, ma dell'Olbia vista quest'oggi in opera contro la prima della classe mister Mignani può andare fiero e anche per questo, davanti ai cronisti, fa anzitutto i complimenti alla squadra: "I ragazzi hanno giocato un ottimo primo tempo, spendendo tante energie per recuperare il risultato. Abbiamo messo in difficoltà una squadra forte come l'Alessandria anche nei primi 15' del secondo tempo, costringendola a cambiare modulo. Pensavo che potessimo opporci meglio al loro 4-3-3, ma il gol del 2-1 ci ha tagliato le gambe". Da quel momento la squadra ha accusato una flessione: "C'è stato un calo psicofisico da cui sono derivate imprecisione e approssimazione nelle giocate. Ci siamo disuniti troppo concedendo il finale di partita all'avversario".

Affrontare questa Alessandria è davvero così difficile? "Abbiamo creato diversi presupposti per far gol e per un'ora abbiamo fatto la partita. Loro sono tosti, cinici ed esperti, una squadra forte fisicamente che sa aspettare i momenti giusti per far male. Del resto i loro risultati non mentono: hanno vinto 9 partite su 10, qualcosa vorrà dire". Eppure l'Olbia ha di che recriminare, perché i gol subiti sono arrivati da errori evitabili. Mignani sottolinea cosa non va: "Spesso regaliamo i gol o comunque li concediamo troppo facilmente e non mi è piaciuta la resa avuta negli ultimi minuti. Sicuramente ha influito molto la stanchezza, perché non è da noi fare certi errori. I cambi? Geroni e Muroni mi sembravano affaticati, per questo li ho sostituiti. Ora si riparte, senza drammi, perché i ragazzi sono usciti dal campo a testa alta.