Olbia, 19 Marzo 2014 - Facebook, il popolare social network, non è solo il luogo virtuale dove sfogare rabbia, postare autoscatti (altrimenti conosciuti come "selfie") o spiare l'ex fidanzata. Facebook può essere anche un luogo di amore, di speranza e di ricordi. Per gli amici e la famiglia di
Elysa Azzena, Facebook è soprattutto un mezzo per comunicare tutti il loro amore con un unico obiettivo: sapere in quali vite Elysa sta continuando a vivere. Elysa era una ragazzina di 14 anni come tante: un fiore bellissimo e forte pronto a sbocciare. E i fiori, purtroppo, possono essere molto delicati. Elysa era affetta da una malattia che si chiama asma. Per anni la sua famiglia ha lottato contro quel male, cercando di dare alla bimba, poi divenuta ragazzina, una vita normale fatta di cose normali. Ma l'asma era sempre lì, a ricordare quanto fosse delicato quel fiore. Il 6 Febbraio, Elysa ha un attacco d'asma incontrollato e viene ricoverata d'urgenza al Giovanni Paolo Secondo di Olbia. Elysa arriva già in coma al Pronto Soccorso e la sua lotta per la vita finisce una settimana dopo. Elysa, però, non smette di vivere: i genitori decidono di donare gli organi della figlia che in questo modo, con questo atto di generosità, continua il suo percorso nel mondo in altre vite. Elysa viene costantemente ricordata sulla
pagina Facebook a lei dedicata. Un luogo pieno di amore che non smette mai di lanciare un unico appello. Perché tutti coloro che hanno amato questa ragazza di 14 anni, prematuramente scomparsa, chiedono a gran voce di conoscere coloro che hanno ricevuto gli organi donati da Elysa.