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Cronaca

Olbia omaggia Varalto: ecco la targa commemorativa

Olbia omaggia Varalto: ecco la targa commemorativa
Olbia omaggia Varalto: ecco la targa commemorativa
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 December 2016 alle 13:48

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Olbia, 03 Dicembre 2016 - A Varalto, illustre artista dalle molteplici qualità umane e creative, la Città di Olbia dedica questo riconoscimento a futura memoria per la sua attività di scultore, pittore, costruttore e ceramista. Le sue opere rispecchiano tutto l'amore per la città e per la Sardegna, fonti della sua ispirazione.

Questo è il testo che campeggia sulla targa commemorativa che questa mattina è stata inaugurata dal sindaco Settimo Nizzi in Piazza Matteotti. Una cerimonia sentita e commossa che si è svolta davanti ai parenti di Varalto, al secolo Salvatore Varriucciu, proprio nel giorno del suo compleanno.

"Siamo molto felici, perché lui teneva tantissimo a Olbia - ha detto Valentina Varrucciu, una delle figlie di Varalto -. Mio padre era dispiaciuto per la piazza e per lo stato di abbandono in cui versava. Adesso sarebbe contento di vederla così".

I figli di Varalto (Valentina, Stefano e Roberta) con la loro madre, la signora Adriana, porteranno avanti l'immensa eredità artistica del loro padre. Il 7 Dicembre verrà inaugurata una mostra in Corso Umberto totalmente dedicata all'artista olbiese, poi le attenzioni verranno riservate al laboratorio artistico di Cugnana: scrigno di tutto il genio di Varalto. Un genio poliedrico e affascinante che ha prodotto di tutto: anche un plastico dedicato all'Isola di Mezzo, la cui idea è stata offerta al Comune di Olbia tempo addietro. Idea, questa, che la famiglia spera che venga raccolta dalla nuova amministrazione.

Effettivamente, il sindaco Settimo Nizziha dimostrato sempre molta attenzione nei confronti di Varalto e delle sue opere.È probabile, dunque, che le intuizioni di Varalto rispetto alla Città (dal plastico all'arredo urbano) possano vedere luce concretamente nei prossimi anni. Se questo dovesse avvenire, Olbia potrebbe realmente aspirare a diventare un museo a cielo aperto.