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Olbia, muretti sequestrati in via Molara: erano stati segnalati dal Comitato Alluvionati

Olbia, muretti sequestrati in via Molara: erano stati segnalati dal Comitato Alluvionati
Olbia, muretti sequestrati in via Molara: erano stati segnalati dal Comitato Alluvionati
Angela Galiberti

Pubblicato il 11 April 2014 alle 14:10

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OLYMPUS DIGITAL CAMERA Olbia, 11 Aprile 2014 - Questa mattina la Polizia Locale di Olbia, guidata dal comandante Gianni Serra, ha sequestrato due muretti in via Molara. Il sequestro è avvenuto in seguito alla segnalazione del Comitato per i Diritti dei Cittadini Alluvionati, guidato da Moreno Contini. Ieri mattina il presidente Contini ha protocollato in Comune una segnalazione ufficiale agli uffici preposti e al Sindaco Giovannelli riguardante la costruzione in via Molara di due muretti. Attività che, secondo i residenti, non poteva essere portata avanti a causa dell'alluvione. Il 18 Novembre scorso, infatti, proprio quei muri hanno impedito all'acqua del Rio Siligheddu di defluire in maniera corretta, creando così una vera e propria piscina. Solo quando la pressione dell'acqua ha abbattuto quei muri, la piscina si è "svuotata" liberando i residenti bloccati nei piani superiori delle case. "Questa opera edilizia è stata fatta senza le necessarie autorizzazioni. Questa è zona Hi4 e qua non si può costruire - ha sottolineato il comandante Gianni Serra, presente sul posto insieme al tecnico del Comune e agli agenti della Polizia Locale -. Così abbiamo proceduto ad un sequestro preventito di polizia giudiziaria". Sul posto erano presenti diversi cittadini, nonché Moreno Contini. "Noi non vogliamo creare problemi tra i residenti, vogliamo solo che regole vengano rispettate - ha detto Moreno Contini -. Un tecnico ci ha suggerito di far fare delle fondamenta in cemento e poi di mettere delle reti. I proprietari dovranno presentare un progettino in Comune". Non è detto però che questo progetto venga approvato: anche le reti, infatti, possono diventare delle dighe naturali poichè le loro maglie possono trattenere i detriti. "Il 18 Novembre qua l'acqua è arrivata a 1,80 metri di altezza - ha raccontato una dei cittadini che si è rivolta al Comitato -. Tante persone hanno rischiato di morire. Qua si è creata una vera e propria piscina perché l'acqua non defluiva correttamente. Non siamo contro la proprietà privata, è giusto che le proprietà siano custodite e recintate. Ma la vita e la sicurezza vengono prima di tutto". Il problema di Via Molara, però, non è solo il doppio muretto ricostruito dai proprietari del terreno. Nonostante la zona sia regolare e nonostante i residenti abbiano pagato la Bucolassi, in questa strada manca la raccolta alle acque bianche. Ogni volta che piove, via Molara si allaga e questo problema è stato segnalato più volte all'amministrazione. Adesso che l'asticella dell'attenzione si è alzata, il Comune dovrà non solo bloccare ogni attività nelle zone alluvionate, ma anche trovare delle soluzioni.