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Cronaca

Olbia: molestata in pieno giorno in Corso Vittorio Veneto

Olbia: molestata in pieno giorno in Corso Vittorio Veneto
Olbia: molestata in pieno giorno in Corso Vittorio Veneto
Angela Galiberti

Pubblicato il 11 January 2017 alle 20:16

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Olbia, 11 Gennaio 2017 - Essere molestati in pieno giorno e in pieno centro non è una bella esperienza per nessuna donna, ma quando il molestatore sembra essere un ragazzinocon qualche problema si aggiunge anche la terribile sensazione dell'impotenza nonché la voglia di prestare aiuto. Questo è ciò che è successo ieri mattina in Corso Vittorio Veneto, a due passi dal super market Simply. La protagonista, suo malgrado, della vicenda è una giovane ragazza olbiese d'adozione, O.B., che ha deciso di raccontare ciò che è accaduto nella speranza sia di avvertire la popolazione, sia di trovare altre persone che hanno vissuto la stessa esperienza.

"Stavo andando al supermercato quando un ragazzino mi si è avvicinato e mi ha chiesto se poteva farmi una domanda - racconta O.S., ancora piuttosto scossa -. Pensavo si fosse perso, invece mi ha chiesto in modo diretto se volevo fare sesso con lui. Pensavo fosse uno scherzo, ma lui ha continuato".

La donna, a quel punto, è entrata al supermercato pensando (erronaeamente) di aver risolto il problema. Il ragazzo sembrava essere andato via, ma una volta uscita dal supermercato l'ha ritrovato. "Mi ha toccato da dietro, mi sono girata e l'ho trovato con i pantaloni abbassati che mi mostrava le parti intime. A quel punto ho gridato che avrei chiamato i Carabinieri e lui, con molta calma, si è girato e sempre con i pantaloni abbassati ha iniziato ad allontanarsi. Sono corsa a casa e non so che fine abbia fatto. So solo che ero molto scossa e che ho chiamato subito il mio compagno". Tutto questo si è svolto tra Corso Vittorio Veneto e via Cimabue.

La conversazione tra O.B. e questo giovane, per quanto breve, è stata significativa tanto da mettere in allarme la donna. "All'inizio pensavo che fosse lo scherzo stupido di due ragazzini, ma poi questo giovane ha continuato - racconta la donna -. Ha detto delle cose francamente irripetibili, ha continuato a chiedermi se potevo fare sesso con lui, se con il suo coso poteva fare male alle ragazzine. Il tutto come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ho chiesto quanti anni avesse e se non era meglio parlare di queste cose con i genitori. Lui mi ha risposto di avere 16 anni e di non poter parlare di queste cose con i suoi". La donna si rammarica di non aver avuto la giusta prontezza di riflessi per scattare una foto e per chiamare immediatamente le forze dell'ordine.

"Sono pronta a testimoniare se questo dovesse servire - continua -, ho deciso di raccontare questa storia sia per mettere in guardia, sia per trovare altre persone che hanno avuto la stessa esperienza". Al momento non è stata ancora fatta denuncia.