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Cronaca

Olbia. Massimiliano Villani: dalla stella Michelin a via delle Terme

Olbia. Massimiliano Villani: dalla stella Michelin a via delle Terme
Olbia. Massimiliano Villani: dalla stella Michelin a via delle Terme
Angela Galiberti

Pubblicato il 24 December 2016 alle 12:45

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Olbia, 24 Dicembre 2016 - La città di Olbia è costellata da tante piccole e grandi storie interessanti che raccontano una cittàdinamica e, nonostante tutto, attrattiva. Lo dimostra la storia di Massimiliano Villani, chef professionista da oltre 30 anni, che ha deciso di lasciare la grande cucina marchiata Michelin per aprire un "semplice" bristrot in via delle Terme, a Olbia. Una città ben lontana dai fasti e dai riflettori del meraviglioso Hotel Mont Blanc di La Salle, dove con il suo lavoro ha contribuito all'ottenimento della mitica Stella Michelin: il riconoscimento massimo a cui aspira ogni brigata di cucina (e ogni chef).

Dopo anni alla ricerca della perfezione, lo chef Villani ha deciso che era il momento di cambiare vita e così ha detto addio alla 'stella', ha salutato i riflettori ed è tornato a fare ciò che ama: coccolare i clienti. "Negli ultimi tre anni non c'era più la gioia - racconta Massimiliano Villani -. Per questo ho deciso di lasciare e di aprire un bistrot. Qua facciamo ristorazione in allegria, torniamo a occuparci dei clienti. Le persone devono entrare qua e stare bene".

Massimiliano Villani non è a Olbia per caso. Lo chef è originario della Val d'Aosta, terra di neve e sapori decisi, con atmosfere molto differenti rispetto alla Sardegna. Ebbene, nonostante queste differenze così marcate, Villani è letteralmente innamorato della nostra città. "Olbia mi piace da moltissimo tempo, adoro questa città. Sono innamorato di Olbia - sottolinea Villani -.È il gioiellino del Mediterraneo. Quando arrivavo da Porto San Paolo e dalla sopraelevata guardavo il golfo, rimanevo sempre senza fiato.È una città stupenda, con molte potenzialità. Qua mi trovo benissimo".

Un amore, quello per Olbia, esteso ai prodotti che il nord Sardegna produce. "Ci sono dei prodotti fantastici. I formaggi e i salumi sonostrepitosi, ma anche ilmaialetto è straordinario. Secondo me ci si può fare un piatto di altissima cucina".

E gli olbiesi? "C'è una cosa particolare che accade qua - raccontaVillani -. Gli olbiesi, a volte, sono diffidenti quando entrano in un locale nuovo. Poi, col tempo, si sciolgono e quando si sentono a loro agio si lasciando andare e svelano il loro calore".

La piccola creatura di Villani si chiama "L'essenza": nome che rispecchia la filosofia della cucina proposta. Pochi ingredienti, abbinamenti studiati, presentazione essenziale. "La ristorazione è una cosa seria - continua Villani -. Il nostro approccio all'ingrediente è quello della sua esaltazione. Ci mettiamo in gioco con ogni piatto". Negli anni, lo stesso approccio dei clienti con la cucina è cambiato: merito (o demerito) dei numerosi programmi tv dedicati al cibo. "Masterchef ha avuto il merito di far conoscere la cucina a 360° - sottolinea lo chef -. Questa è l'incredibile forza della televisione. Però questo ha creato anche 'confusione': ora siamo tutti chef. Ormai le persone si siedono a tavola non per gustare un piatto in serenità, ma per trovare il difetto". Il che crea nei ristoranti atmosfere "strane" in cuii clienti diventano "giudici" e gli chef professionisti diventano "concorrenti" di un reality. Il tutto a discapito della ristorazione stessa e del piacere di affidarsi a un professionista.