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Cronaca

Olbia: Liceo Artistico, con una mostra espositiva si chiude l'occupazione della scuola

Olbia: Liceo Artistico, con una mostra espositiva si chiude l'occupazione della scuola
Olbia: Liceo Artistico, con una mostra espositiva si chiude l'occupazione della scuola
Paolo Ardovino

Pubblicato il 06 December 2014 alle 15:37

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Olbia, 06 dicembre 2014 - "La nostra struttura non è in grado di ospitare il numero di studenti attualmente iscritti. [...] La nostra è la scuola con il numero più alto di studenti con handicap e allo stesso tempo è la scuola più sprovvista per accoglierli. Provate già altre modalità di protesta, quindi riscontrata l'indifferenza delle istituzioni competenti, siamo giunti alla riappropriazione totale della nostra scuola nell'intenzione di avere un forte impatto mediatico". Questo è il passaggio più salienti dei volantini distribuiti ieri dagli studenti del Liceo Artistico di Olbia nel centro storico. Il volantino non era che l'elenco delle motivazioni che hanno portato gli studenti del liceo olbiese ad occupare l'istituto: aule troppo piccole, laboratori inadeguati, mancanza di agevolazioni per i ragazzi disabili. Gli alunni del liceo si son rimboccati le maniche e ieri, alle ore 18, hanno deciso di aprire la scuola al pubblico per terminare l'occupazione con una esposizione artistica preparata dagli stessi ragazzi. «Una mostra per lanciare un segnale all'esterno, la maggior parte dei lavori esposti sono stati fatti proprio in questi giorni, a dimostrazione che ci siamo dati da fare - spiega Simona Olla, rappresentante d'istituto -, inoltre è presente pure il lavoro di un disabile. Avremmo fatto anche una mostra fotografica, ma purtroppo i tempi ristretti non ce l'hanno permesso». La grande sala dell'istituto si è riempita di gente colpita e affascinata dalle opere esposte, cariche di simboli e significati. Un pubblico decisamente eterogeneo: dai semplici visitatori ai genitori degli studenti scortati sottobraccio dai figli, orgogliosi come non mai delle opere esposte. «La mostra? Una bella idea per chiudere nel migliore dei modi l'occupazione, oltre che per dimostrare quanto non sia stata inutile. - diceRachele Mele, una studentessa - Si sono impegnati tutti e molto, addirittura alcuni sono rimasti svegli la notte pur di completare le proprie opere. Penso sia stato inoltre un bel messaggio ai ragazzi più piccoli, un modo per imparare su come si svolge una mostra. Io faccio parte del corso di architettura, vi sono anche alcuni modellini fatti lo scorso anno». L'occupazione è stata un grande momento di crescita per gli studenti, nonché un efficace metodo di comunicazione. Ne è convinto D.S., secondo cui l'occupazione, così come la mostra, è servita ad aprire un canale con l'esterno. «In modo che sappiano anche loro la situazione dei propri figli - ha detto lo studente -. Abbiamo davvero diversi disagi: non ci sono bagni per disabili ed alcune aule appaiono insufficienti per farci stare venti alunni». Ancora una volta i ragazzi e le ragazze del Liceo Artistico di Olbia hanno dato grande dimostrazione di unione e collaborazione. La protesta è giunta al termine, la mostra ha accolto molti consensi, ma la lotta per i diritti degli studenti non è finita: continuerà in altre forme.