Olbia, città porta di ingresso della terra di Sardegna, isola dal passato ancora da scoprire e con un presente da riprogrammare. Quale è la situazione economica attuale della ancella della elitaria ed irraggiungibile Costa Smeralda e simbolo per tutti i sardi della possibilità di fare impresa e lavorare? La città del boom turistico, della crescita immobiliare ed economica che negli ultimi 20/30 anni ha quasi rappresentato un caso da studiare…… Olbia ha ancora la possibilità di crescere e di evolversi? Di mantenere il ruolo di “faro della crescita economica” della Sardegna? Di essere ancora il simbolo di quella crescita che sposando la tradizione, possa portare a dar maggior valore alle identità e al patrimonio culturale e sociale di indiscusso valore che la Sardegna tutta conserva? Olbia ha visto passare nei suoi cancelli di ingresso (porto e aeroporto in primis) un numero sempre maggiore di persone. Questa sua vicinanza al resto della penisola prima e del resto d’Europa poi, ha sicuramente contribuito allo sviluppo del suo territorio. Quest’ultimo ha caratteristiche di unicità e bellezza che sposate alla comodità di poter essere raggiunte in breve tempo, ha sancito un mix ineguagliabile di appetibilità ed interesse per il turista o l’investitore. Olbia non ha avuto nel suo storico, l’apporto di crescita che soprattutto le strutture pubbliche portano in termini di creazione di posti di lavoro. I capoluoghi di provincia sardi ne sono stati un esempio. Una tale nomina amministrativa ha infatti portato uffici, dipartimenti e attività a sostegno di questi apparati. Università, sedi di banche e grandi aziende hanno fatto il resto. Olbia no, Olbia non ha beneficiato (se non in piccolissima parte) di questo percorso di sviluppo ed è cresciuta soprattutto grazie alle possibilità e ai denari che provenivano dal movimento turistico. Olbia è quindi una città turistica? Non ancora, e non completamente se dobbiamo essere critici nell’analisi. Per anni, Olbia si è limitata a fungere da sola porta di ingresso dell’isola, lasciandosi sfuggire molte possibilità di crescita economia e culturale ulteriore. E adesso che il mercato immobiliare e tutto il suo indotto si sono fermati la città ha mostrato un po’ la fragilità del suo tessuto imprenditoriale. Resta il fatto che chi a Olbia è nato o ci vive, sente sotto il suo cofano un motore che ancora non è stato portato al massimo dei giri. E le potenzialità rimangono tante e inespresse. Riusciranno amministratori e cittadini di Olbia e dintorni a cogliere in questo momento di passaggio le nuove opportunità di sviluppo o si rimarrà ancora a metà del guado? Il tempo ci dirà….