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Olbia, il Comitato Rudalza-Porto Rotondo risponde all'Amministrazione

Olbia, il Comitato Rudalza-Porto Rotondo risponde all'Amministrazione
Olbia, il Comitato Rudalza-Porto Rotondo risponde all'Amministrazione
Angela Galiberti

Pubblicato il 27 March 2013 alle 18:00

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Olbia - Qualche giorno fa, in risposta alle sollecitazioni fatte dal capogruppo Pdl in consiglio comunale Marco Piro, l'assessore ai Lavori Pubblici Davide Bacciu ha risposto all'interrogazione su Rudalza inviando anche ai mezzi di informazione la risposta scritta richiesta dagli azzurri. A tal proposito, il Comitato di Rudalza - guidato dal presidente Ofelia Canu - ha deciso di esprimere tutto il proprio rammarico "per quanto pubblicato a mezzo stampa da parte dell’Amministrazione". Le relazioni tra Comitato e Amministrazioni sembrano degne della guerra fredda. "Da oltre un mese - si legge nel comunicato - il Delegato del Sindaco per la Frazione pare abbia dato le dimissioni, mai comunicate al Comitato da parte dell'Amministrazione". Delegato che, a quanto riferisce il comitato, avrebbe detto di essere stanco di lottare contro i mulini a vento. La Frazione di Rudalza-Porto Rotondo non è una piccola porzione di territorio. Trattasi di 20mila ettari al cui interno vi sono 7000 abitazioni. Se d'inverno la popolazione residente è pari a mille, d'estate si arriva a 25mila. "Ci si potrà obiettare che i villaggi vivono di luce propria - sottolinea Ofelia Canu nel comunicato - ma come Olbia città di passaggio, tutto attraversa la Frazione che, senza la minima esistenza dei sottoservizi, fognatura, depurazione, acqua, illuminazione, marciapiedi, asfalti e quant’altro di pubblica utilità, sopporta con grande difficoltà tutto il peso dell’antropizzazione e della scarsa efficacia della macchina amministrativa nell'affrontare i problemi". Infine la guerra dei numeri, quelli dei fondi spesi per la Frazione. L'amministrazione ha speso per i lavori oggetto dell'interrogazione circa 240mila euro. "Noi vorremmo ricordare all’Amministrazione - conclude il presidente Canu - che soltanto il gettito ICI seconde case della Frazione era di oltre 6.000.000 milioni di euro, immaginiamo di conseguenza l’ammontare del gettito IMU".